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Data: 14/09/2015
Testata giornalistica: Rassegna.it
Contratti: Cgil a Squinzi, coraggio non ci manca, pronti a confronto "Ma i contratti in scadenza vanno rinnovati"

"Non è il coraggio sindacale, tanto meno della Cgil, che manca, come dimostrano gli accordi che già nel giugno 2011 e nel gennaio 2014 hanno definito funzioni della contrattazione, nazionale e di secondo livello, e della rappresentanza sindacale". Così il segretario confederale della Cgil, Franco Martini, replica al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. "Già in quelle intese - ricorda il dirigente sindacale - una maggiore aderenza alle esigenze della produttività aziendale è stata assunta come pratica da incrementare attraverso la contrattazione di secondo livello, per cui, ogni richiamo a tal proposito appare puramente strumentale".

"Ciò non toglie - aggiunge Martini - che i sistemi contrattuali debbano essere aggiornati in funzione delle situazioni che si evolvono, basta intendersi sul merito del confronto. Per la Cgil un moderno sistema contrattuale deve essere innanzitutto inclusivo, per estendere le tutele a settori del mercato del lavoro finora esclusi. Per questo deve essere salvaguardata e consolidata la funzione centrale del contratto nazionale, anche come autorità salariale, poiché solo in una parte minoritaria delle imprese viene esercitata la contrattazione integrativa".

"Ma un moderno sistema contrattuale - prosegue il segretario della Cgil - deve avere come asse la qualità del lavoro, sia in termini di tutela della salute e della sicurezza, tema purtroppo ancora al centro della cronaca, sia come investimento sulla professionalità, quale valore aggiunto per vincere la sfida della competizione alta. Per la Cgil occorre confrontarsi anche sulla necessità di uno sviluppo e sperimentazione di forme originali di partecipazione, finalizzate ad una condivisione di obiettivi per la crescita della produttività e dell’occupazione".

"Per questo confronto - conclude Martini - la Cgil è pronta da tempo. Non è invece disponibile a spacciare per riforma del modello contrattuale una operazione surrettizia di riduzione dei salari, come sembra di capire dalle dichiarazioni più recenti. Anche per questo è giusto che i contratti in scadenza siano rinnovati nei tempi naturali e attraverso un confronto sulle piattaforme presentate con grande senso di responsabilità da parte delle categorie interessate. I contratti già rinnovati dimostrano che la responsabilità delle parti è in grado di individuare soluzioni equilibrate e sostenibili con il contesto di difficoltà vissuto dall’economia".

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