Pescara. Sono 45 in tutto i Comuni della provincia di Pescara che assicurano lo scuolabus agli alunni di asilo, scuola elementare e media; fa eccezione il Comune di Pescara, che non eroga il servizio di trasporto scolastico per la scuola dell’infanzia e il Comune di Vicoli, che non effettua il servizio di scuolabus.
E’ quanto emerso da un dettagliato report inerente la modalità di trasporto scolastico messa in atto da tutti i Comuni della provincia di Pescara, illustrato in un convegno organizzato dalla Camera del Lavoro, unitamente alla Filt Cgil, promotrici dell’indagine effettuata su tutti gli istituti del territorio.
Per quanto riguarda la modalità di gestione del servizio, dai dati viene fuori che 10 Comuni su 45 affidano il servizio di trasporto scolastico a esterni, mediante gare d’appalto; i 10 Comuni sono: Collecorvino; Elice; Lettomanoppello; Loreto Aprutino; Penne; Picciano; Popoli; Rosciano; S. Valentino in Abruzzo Citeriore; Torre de’ Passeri, tenendo presente che a Elice, Loreto Aprutino e Rosciano l’espletamento del servizio viene concretamente svolto dai dipendenti comunali, poiché le imprese vincitrici dell’appalto non hanno obblighi sul personale da utilizzare.
E’ invece totalmente gestito dai dipendenti comunali il servizio di scuolabus in 20 Comuni su 45 (Bolognano; Brittoli; Bussi sul Tirino; Cappelle sul Tavo; Caramanico Terme; Carpineto della Nora; Castiglione a Casauria; Catignano; Civitaquana; Corvara; Cugnoli; Farindola; Manoppello; Moscufo; Nocciano; Pianella; Pietranico; S. Eufemia a Maiella; Serramonacesca; Tocco da Casauria; Turrivalignani), mentre i Comuni di Abbateggio e Cepagatti optano per una gestione integrata del servizio di scuolabus, tra dipendenti comunali e altre modalità.
Per quanto riguarda i costi dello scuolabus alle famiglie, il grafico a torta presentato al convegno mostra che l’unico Comune che eroga gratuitamente il servizio è S. Valentino in Abruzzo Citeriore; costi altissimi per le famiglie dei Comuni di Bolognano e Salle, che contribuiscono rispettivamente per il 52% e 50% alle spese del servizio. Comunque, secondo lo stesso grafico, quasi la metà dei 46 Comuni della provincia di Pescara (il 44,83%) chiede alle famiglie una copertura dei costi dello scuolabus superiore al 20%.
L’indagine è stata somministrata al fine di aprire una vertenza provinciale sul trasporto scolastico, che vada costantemente a monitorare il servizio, al fine di garantire la trasparenza; gli unici due Comuni che non hanno risposto all’indagine conoscitiva sono Scafa e Civitella Casanova.