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Pescara, 24/11/2024
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15/09/2015
Il Messaggero
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Regione, il rimpasto delle sovrapposizioni subito alla prova Isa. Grandi eventi, lavoro, associazioni e cultura con due «padroni» Oggi riparte il consiglio regionale con gli arretrati di Ferragosto. |
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L'AQUILA Tutto cambia perché nulla cambi: con il decreto di assegnazione delle deleghe, ieri, il presidente Luciano D'Alfonso ha chiuso ufficialmente la crisi di Ferragosto, arrivando così con la maggioranza in regola in vista del consiglio che torna a riunirsi oggi. E lo ha fatto concedendo la poltrona di assessore ad Andrea Gerosolimo di Abruzzo civico, senza scontentare nessuno. Tant'è che ieri l'ormai sottosegretario Mario Mazzocca, che aveva annunciato di voler attendere le consultazioni con la base e la verifica politica e programmatica per decidere se accettare o meno il nuovo posto, ha partecipato regolarmente all'incontro convocato alla Presidenza del consiglio dei ministri sulla questione della centrale Snam di Sulmona. A Mazzocca, d'altronde, restano o resterebbero, tutte le deleghe che aveva come assessore: dall'Ambiente alla Protezione civile, servizio idrico, cave, torbiere e termalismo. Un assessorato di fatto, insomma, che però il sottosegretario dovrà gestire senza un ufficio dedicato. Scontenta, anzi, non è neanche Marinella Sclocco a cui Gerosolimo ha sfilato Lavoro e Formazione. A lei, infatti, restano non solo le Politiche sociali, ma anche parti corpose delle deleghe passate a Gerosolimo: Istruzione, Garanzia giovani, Inclusione sociale (che vuol dire una bella fetta dei fondi Fse) e anche l'associazionismo, che non è chiaro in cosa si differenzi dall'«associazionismo territoriale» dato a Gerosolimo. CON BUONA PACE
In più alla Sclocco va anche la delega ai Beni culturali, che è poi delega alla Cultura (per buona pace del già delegato ex Cinquestelle Leandro Bracco), tant'è che oggi stesso sarà lei a presentare un ordine del giorno sulla legge quadro di settore. «Sono contenta - non a caso commenta la Sclocco - perché il presidente ha deciso di confermarmi le deleghe più operative. E' il riconoscimento del lavoro svolto in questo anno. Oltre ai fondi Fse per l'inclusione sociale e l'istruzione (circa 50 milioni di euro dei 142 disponibili, ndr) ci saranno ancora tante risorse da gestire con i progetti Pon come garanzia giovani». Contento, poi, è anche il nuovo assessore: «Era quello che ci aspettavamo - spiega Gerosolimo - abbiamo avuto il coraggio di dire cosa non andava, ora avremo il coraggio di cambiare ciò che non va da decenni in questa regione, a partire dalla cultura che è stato uno dei punti programmatici posti sul tavolo». Sarà, ma bisognerà vedere se davvero la musica è cambiata, a partire da quella dell'Istituzione sinfonica abruzzese da cui era partito l'11 agosto scorso l'Aventino sul Gran Sasso dei tre dissidenti. A quanto pare, infatti, oggi il provvedimento di salvataggio dell'Isa (800mila euro in due anni) tornerà in Aula così come era, compresi i drappelli aggiunti per finanziare a spot altre associazioni culturali sparse (dal Braga, al Teatro dei Marsi, al Michetti, alle manifestazioni storiche come Perdonanza, Mastrogiurato e Giostra Cavalleresca). IL GINEPRAIO
Nel ginepraio di sovrapposizioni di competenze, d'altronde, Gerosolimo dovrà fare i conti anche con i Grandi eventi (altra delega ricevuta, insieme a Lavoro, Formazione, Aree interne e associazionismo territoriale). Anche qui, però, non è chiaro cosa siano, calcolando che Expò e Giubileo restano nelle mani dell'ormai consigliere Camillo D'Alessandro e che la cultura se la contendono già la Sclocco e Bracco. L'importante, tuttavia, è che si torni a lavoro, su questo è d'accordo anche Forza Italia; e vista la lunga pausa l'elenco delle cose da fare è lungo, con ben otto progetti di legge all'ordine del giorno, una modifica di regolamento, sei interpellanze, due risoluzioni, una interrogazione, tre prese d'atto e l'elezione del Garante dei detenuti, oltre ai fuori sacco. La priorità sarà data alla legge sulle Province che rischiano altrimenti di scoppiare e con esse il trasporto disabili. E la cultura, di cui si è detto. L'opposizione promette battaglia: si preannuncia un'altra lunga notte all'Emiciclo.
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