Un piano strategico per l’aeroporto d’Abruzzo, il cui sviluppo è «una delle sfide fondamentali per rilanciare e sostenere l’economia locale». È quanto chiede la Confcommercio, che da un lato propone l’ingresso dei privati in Saga, società di gestione dello scalo, e dall’altro sottolinea la necessità di «un funzionale collegamento fra assetto politico-gestionale e territorio». È il terzo fronte d’attacco del sindacato dei commercianti, che dopo mercati e viabilità interna affronta anche il nodo dell’aeroporto «Il recente inserimento di Pescara fra gli scali di interesse nazionale - dice il presidente Ezio Ardizzi - non deve far abbassare la guardia ma anzi deve essere la molla per un deciso salto di qualità. Andrebbe approntato un serio piano strategico, condiviso con le associazioni di categoria, che preveda l’incremento di voli nazionali ed internazionali, una maggiore integrazione fra aeroporto e territorio, lo sviluppo dei voli cargo, il ripristino del volo postale e il mantenimento dell’apertura dello scalo h24». Secondo Ardizzi è evidente lo squilibrio fra voli outgoing e incoming. La proposta, in questo caso, è «un tavolo permanente con le associazioni del turismo al fine di individuare assieme quelle destinazioni, ad esempio Berlino, Mosca, Oslo, ma anche voli per le comunità abruzzesi all’estero, che possano portare presenze ed economia nel nostro territorio. Inoltre andrebbe rafforzata la sinergia con altre infrastrutture fondamentali come il porto e l’interporto così come andrebbe attivato uno shuttle bus con la stazione ferroviaria».