L'AQUILA - La maggioranza di Luciano D'Alfonso sceglie la prova di forza per uscire dalle secche e dopo un'altra interminabile giornata in Consiglio regionale, con la seduta slittata dalle 11 del mattino alle 20.30 della sera, decide di presentare a sorpresa un'inversione all'ordine del giorno per approvare il sub-emendamento di modifica del regolamento, a firma del consigliere Camillo D'Alessandro del Partito democratico, che istituisce gli “emendamenti d’urgenza della Giunta regionale” con cui si potranno azzerare gli emendamenti delle minoranze. Con la stessa Giunta che potrà decidere cosa è urgente o meno. Tagliando le unghie all'ostruzionismo, definito dal proponente D'Alessandro una "piaga da cui liberare l'Abruzzo", replicando ad un'infuocata conferenza stampa di oggi pomeriggio delle opposizioni di centrodestra e Movimento 5 stelle che invece hanno parlato di "porcata", tagliola", e "golpe sudamericano" della maggioranza.
Ma il sub-emendamento diventa oggi la priorità delle priorità per D'Alfonso, visto che anche oggi si è arenato nelle commissioni il rifinanziamento da 800 mila euro dell'Istituzione sinfonica abruzzese, una volta tanto che finalmente anche i ribelli di Abruzzo civico, ottenuto l'assessorato per Andrea Gerosolimo, erano pronti a dare il via libera, e con il solo Donato Monticelli del Pd ancora molto contrariato, ma che alla fine si sarebbe allineato.
Gersolimo per la cronaca era seduto sugli scranni della giunta affianco proprio a Mario Mazzocca, ex assessore di Sinistra ecologia e libertà che gli ha dovuto fare posto, e ancora deve decidere se accettare o meno la carica di sottosegretario della Presidenza ceduta da D'Alessandro.
Il provvedimento sull'Isa è stato però affondato in partenza appunto da 1000 emendamenti presentati dalle opposizioni che vogliono una variazione in bilancio che accontenti non solo l'Isa, ma tutte le altre istituzioni culturali abruzzesi. con una variazione di bilancio ben più consistente. Stessa sorte avrebbe subito la legge di riordino delle Province, sia in commissione, dove ha fatto solo capolino, ed eventualmente in aula.
Per approvare il sub-emendamento, ovvero una modifica al regolamento che regola i lavori del Consiglio, servono tre votazioni, in tre diverse sedute di consiglio regionale. Se per due volte non si trova la maggioranza dei due terzi, ipotesi esclusa, si approverà al terzo round a maggioranza semplice.
Inevitabile però lo scontro durissimo con le opposizioni in aula, già nel primo round, con la promessa di far fare nottata anche questa volta. Dopo che molti consiglieri hanno loro malgrado dover rinunciare alla partita vittoriosa della Juventus contro il Manchester.
E i toni si si sono alzati da subito, in aula, sin dai preliminari, rappresentati dalla discussione delle interrogazioni e delle interpellanze.
"Signor presidente - prende subito la parola Lorenzo Sospiri di Forza Italia rivolto a D'Alfonso - l'ho sempre presa sul serio soprattutto nei momenti di rabbia. Come quando disse che quest'aula era una 'cloaca'. Ebbene con questo sub-emendamento quest'aula la sta facendo davvero diventare una 'cloca', anche perchè ci sarà una rottura dei rapporti umani, perchè con questo sub-emendamento volete umiliare la dignità del consiglio regionale, e tutto cambierà nei rapporti con voi della maggioranza".
D'Alfonso non si scompone più di tanto e replica con altrettanta durezza.
"Qual'è la meraviglia infastidita tra i visi di parte di quest'aula? - esordisce con una domanda retorica - io non ho mai letto in un testo universitario che l'atteggiamento ostruzionistico possa diventare addirittura una promessa di azione politica. Se non piace la fotografia di 'cloca', che tra l'altro ho preso a prestito per un minuto dal linguaggio della destra, posso ora parlare del diritto di avere a cura la produttività di quest'aula. Non può essere che la sfida dell'opposizione si riduca al 'non far fare'. L'aula deve poter deliberare".
Sara Marcozzi dell'M5S a sua volta parla di "istituzionalizzazione della 'tagliola' anche in Regione Abruzzo, per tappare la bocca all'opposizione. Se facciamo ostruzionismo, come accaduto oggi, è perchè questa maggioranza non fa leggi buone per i cittadini, se lo facessero non si troverebbero davanti alll'ostruzionismo".
Pierpaolo Pietrucci del Pd invece difende a spada tratta il provvedimento.
"Oggi in commissione con all'ordine del giorno il rifinanziamento dell'Isa e anche la legge sulle province ci siamo trovati avanti una opposizione che come al solito si è presentata con un mazzo, ma che dico, con chili di emendamenti, che non erano migliorativi, servivano solo a non far decidere nulla, e allora chi è causa del suo male pianga se stesso, non è possibile che da un anno e mezzo ci troviamo davanti ad un simile e ed irresponsabile ostruzionismo".
Ammette però che ancora una volta c'è stato un confronto "molto aspro" con Donato Monticelli sulla vicenda dell'Isa. Come a dire che i problemi ci sono ancora, nonostante il rimpasto, all'interno della maggioranza.
"Dice di voler vederci chiaro, di voler esaminare i bilanci, ma non è il suo compito, per questo ci sono i revisori dei conti, ognuno stia al suo posto"
Destinate probabilmente a saltare dunque le approvazioni da tempo attese e messe all'ordine del giorno, della norma sulla tutela dei corsi d'acqua, sulla banca della terra d'Abruzzo, il progetto di legge per il corretto utilizzo delle fasi di sciata, sull'autoporto di Castellalto, la variazione di bilancio con l'avanzo del Consiglio regionale destinato alla "vita indipendente" dei disabili, l'elezione del garante dei detenuti.
Per la cronaca, la pausa di "massimo mezz'ora" dei lavori del Consiglio, per poter decidere in sede di conferenza dei capigruppo sulla variazione dell'ordine del giorno, decisa alle 11.30, si è protratta per oltre un'ora e mezza.