Duecento amministrativi sugli autobus a vestire i panni dei controllori sono pochi. Ne servono altri 1.500. È la proposta lanciata dal capogruppo del Pd e coordinatore della maggioranza, Fabrizio Panecaldo. Presi dagli uffici e messi su strada. Per far fronte agli esuberi, certo. Ma, soprattutto, per combattere la piaga dei portoghesi. Una proposta avanzata all’assessore Esposito, che l’ha già rispedita al mittente, ma che, secondo Panecaldo, va messa in pratica prima del Giubileo. E non è tutto. C’è anche l’idea di trasformare gli stessi autisti in controllori, facendo entrare i passeggeri solo dalla porta anteriore. Ma gli autisti non sono d’accordo, spalleggiati dallo stesso assessore secondo il quale il problema degli evasori non si risolve e in più si rallentano le corse degli autobus. Così, tra mille polemiche, al 1 ottobre, a meno di proteste o di scioperi dell’ultim’ora di coloro che saranno costretti a lasciare la scrivania per la strada, saranno solo 200 per tutta Roma gli amministrativi-controllori. Intanto ieri Atac ha lanciato la campagna «Evasione zero» su trasporti e strisce blu. Il nuovo piano coinvolge 300 operatori Atac che verranno utilizzati per presidiare le strisce blu, fermate bus, corsie preferenziali, la metro e poi avviare la sperimentazione della figura dell'assistente di bordo. Ogni settimana gli operatori saranno su un obiettivo diverso, secondo una precisa programmazione per realizzare un'efficace opera di prevenzione, assistenza e informazione, accanto a quella della verifica dei titoli di viaggio.