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Pescara, 24/11/2024
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Data: 21/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Frecciarossa in Abruzzo - Nord più vicino con il Frecciarossa. Un’ora in meno verso Milano : i primi passeggeri accolti con un brindisi. Ma gli orari sono comodi solo per chi arriva. L’Abruzzo entra nelle Reti Ten-T.

PESCARA Se si riesce a prenotare per tempo, da oggi si può andare a Milano in 4 ore con il treno veloce Frecciarossa pagando solo 29 euro (tariffa super-economy). Altrimenti il prezzo standard sale a 78 euro. Peccato solo che si dovrà pensare anche a come pernottare a Milano perché, una volta che si è arrivati lì alle 22,50, si potrà tornare a casa in Abruzzo solo il giorno dopo. E di certo non con il Frecciarossa che riparte di prima mattina alle 7,51... ma con il solito Frecciabianca, che ci impiega sempre un’ora in più, o con l’aereo.Sono queste le riflessioni che sorgono leggendo i nuovi orari del treno veloce che ieri mattina è arrivato per la prima volta a Pescara avvicinando di un’ora l’Abruzzo al Nord (Milano e Bologna) e di 20 minuti al Sud (Foggia e Bari). Un’accoglienza festosa quella riservata all’elegante treno dalla livrea rossa che ha fatto tappa, puntuale alle 11,51, sul binario 2 della stazione centrale prima di riprendere la sua corsa verso la Puglia. Al punto che i primi passeggeri del Frecciarossa si sono visti ricevere dai sorrisi del presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso e del sindaco di Pescara Marco Alessandrini con tanto di aperitivo offerto per l’occasione. «Certo, è un avvenimento di notevole rilevanza per Pescara e l'intero comprensorio», ha sottolineato D'Alfonso accanto al direttore regionale di Trenitalia Abruzzo, Marco Trotta, e del consigliere regionale delegato Camillo D'Alessandro, «grazie al Frecciarossa si raggiunge un obiettivo che abbiamo inseguito per molto tempo: agganciare la velocità, presupposto necessario per puntare al prossimo traguardo che sarà quello dell'Alta velocità. E poi», ha aggiunto, «da un lato ci si apre di più al Nord Europa e dall'altro si guarda più da vicino il Mediterraneo nell'ottica della Macro regione Adriatico-Ionica». D’Alfonso ha colto l'occasione per chiedere aTrenitalia di ammodernare la stazione centrale di Pescara e per parlare del piano di velocizzazione anche della Pescara-Roma portando i tempi a tre ore. Per quanto riguarda il Frecciarossa invece si tratta ora di capire come accorciare ulteriormente i tempi di viaggio e come renderlo utile fino in fondo a chi deve stare a Milano la mattina e magari tornare in giornata. Per il primo punto, si sta anche valutando la proposta di cancellare la fermata di Reggio Emilia; per quanto riguarda il secondo punto basterebbe invertire le attuali partenze Milano-Pescara con gli arrivi. Ma siccome il treno termina a Bari, tutto lascia pensare che il discorso si potrà fare solo dopo la velocizzazione della Bari-Napoli-Roma.

L’Abruzzo entra nelle Reti Ten-T. Primo passo verso il programma portuale e dell’Alta velocità

PESCARA La notizia è passata in sordina ma in prospettiva ha un’importanza rilevante per lo sviluppo dell’Abruzzo. La commissione Affari regionali del Parlamento europeo ha approvato l’emendamento che estende la Rete Transeuropea dei Trasporti (Ten-T) all’intera dorsale adriatica da Ancona fino Bari comprendendo quindi l’Abruzzo. Il programma fa particolare riferimento al completamento del corridoio Baltico-Adriatico, all'estensione Nord-Sud del corridoio scandinavo-mediterraneo al tratto Ancona-Pescara-Bari e all'intera costa adriatica italiana, all'implementazione di una diramazione per collegare meglio la penisola iberica al centro Italia e ai Balcani per lo sviluppo delle “Autostrade del mare”, e al miglioramento delle infrastrutture portuali per collegamenti più efficienti tra le due coste dell'Adriatico. «Ci vorranno circa 40 mesi prima di avere la copertura effettiva, ma intanto non siamo più la Cenerentola d’Europa», commenta soddisfatto il consigliere delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro. Il dossier delle reti Ten-T – al centro di un’interrogazione nel prossimo consiglio regionale – vedeva fino a giovedì scorso, l'Abruzzo fuori dal programma. Ma dopo quello della commissione, il provvedimento dovrà ricevere il consenso dell’intero Parlamento europeo. Quindi, dovrà essere inserito nel piano Infrastrutture del governo italiano. «Stiamo lavorando per far comprendere e superare il limite strutturale e strategico, la contraddizione con la stessa strategia della Macro regione Adriatico Ionica che nascerebbe con un vuoto di collegamento da Ancona a Bari ed inserire le risorse e la programmazione ad esempio per la realizzazione della alta velocità ferroviaria, da Bari a Bologna», riprende D’Alessandro, «se questo lavoro fosse stato fatto prima ora avremmo i cantieri...».

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