LA RIFORMA ROMA All’incontro si e presentata solo la Cisl. E cosi la faglia tra le tre confederazioni sulla revisione del modello contrattuale si allarga: dal contenuto (sul quale già non erano d’accordo) si passa anche al metodo. Sia la Uil di Carmelo Barbagallo, che in verita lo aveva annunciato da giorni, che la Cgil di Susanna Camusso, hanno disertato il tavolo tecnico di ieri mattina in Confindustria. Era il primo appuntamento (dopo una serie di riunioni “riservate” tra i tre leader e il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi) durante il quale si sarebbe dovuto entrare nei dettagli delle proposte. Con l’assenza di due sigle sindacali l’avvio della trattativa e di fatto congelata. Ele divergenze di opinioni tra le tre sigle diventano ancora più palesi. ≪Non diserto mai un tavolo, credo che Cgil e Uil abbiano perso una buona occasione. Auspichiamo che ci sia un ripensamento ≫ ha detto il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni. Il sindacato guidato da Annamaria Furlan ha anche annunciato che questa resta la sua linea per il futuro: ≪Ci andremo di notte, di giorno, di sabato o domenica, mai salteremo un confronto e utilizzeremo tutte le possibilità≫ per discutere, perche e ≪una occasione che non possiamo perdere: se non facciamo noi le regole c’e il rischio che le facciano altri≫ ha spiegato Petteni. Il quale non ha lesinato critiche ai suoi colleghi: ≪Anche il sindacato deve fare un salto di qualità rispetto al sindacato dei riti: un sindacato cosi va asfaltato≫. Cgil e Uil dal canto loro insistono: la trattativa sulla revisione del modello contrattuale non può bloccare i rinnovi dei contratti di categoria le cui piattaforme sono state gia presentate, alimentaristi, chimici e metalmeccanici in primo luogo. ≪Nessun incontro fino a quando non saranno riavviati i confronti per i rinnovi dei contratti nelle categorie interessate≫ ribadisce il leader Uil, Carmelo Barbagallo. E cosi in casa Cgil: ≪Devono ripartire i rinnovi e solo dopo saremo disponibili a fissare una nuova data di incontro con Confindustria≫. Ma la spaccatura tra i sindacati resta soprattutto sul merito. Cisl e Uil hanno messo a punto due proposte separate di revisione delle regole che, tra le altre cose, individuano parametri differenti a cui legare gli aumenti salariali. Diversa la posizione della Cgil che non condivide un eventuale ridimensionamento del contratto nazionale.