Gentile direttore, fin troppo facile ironizzare sul Frecciarossa che, proprio il primo giorno della sua effettiva attivazione sulla tratta abruzzese, è arrivato alla stazione di Pescara con oltre due ore di ritardo smorzando gli entusiasmi del giorno precedente. Il guasto meccanico ci può stare, anche se certi inconvenienti si stanno verificando troppo spesso. Va detto invece che le due corse del treno colorato di rosso, non significano affatto che sulla linea adriatica è arrivata l’Alta velocità, possibile solo su binari adeguatamente strutturati. La verità è che l’Abruzzo è stato tagliato fuori perché, come ebbe a dire l’allora presidente delle Ferrovie, Moretti, non c’è un sufficiente bacino d’utenza.
Francesco Di Miero, Pescara