La procedura d'appalto dei lavori di dragaggio del porto è regolare. Il pericolo, paventato da Forza Italia con il presidente della Commissione di vigilanza del Consiglio regionale Mauro Febbo e con il Consigliere comunale di Forza Italia Tommaso Cieri, di dover rifare progetto e gara d'appalto è del tutto inesistente. Lo assicura il consigliere regionale Camillo D'Alessandro arrivato in tutta fretta ad Ortona a rassicurare gli operatori portuali e la città. «Febbo riteneva che il dragaggio del porto di Ortona rientrasse nelle competenze della Commissione Via nazionale- ha spiegato D'Alessandro- se così fosse stato il danno per la città sarebbe stato enorme. Molte volte il porto è stato dragato e mai la procedura è stata assoggettata al Via nazionale. La Via regionale, infatti, ci ha dato ragione escludendo un interessamento del comitato nazionale». Questo per D'Alessandro è un pieno via libera al progetto che andrà avanti nei limiti dei fondali esistenti ovvero così come previsto dal piano regolatore portuale vigente che data 1968 e che prevede i fondali a meno 10 e 12 metri. Non si tratterebbe quindi di una semplice manutenzione ordinaria come inteso da Forza Italia. "Per fugare ogni dubbio- ha aggiunto D'Alessandro- il Comune e la Regione formuleranno attraverso il responsabile unico del procedimento un'ulteriore richiesta di chiarimento". D'Alessandro ha inoltre ribadito che la commissione Affari regionali del Parlamento europeo ha approvato l'emendamento con cui si estende la Rete Transeuropea dei Trasporti (Ten-T) all'intera dorsale adriatica da Ancona fino Bari comprendendo quindi l'Abruzzo. Ora il provvedimento dovrà ricevere il consenso del Parlamento europeo e, quindi, dovrà essere inserito nel piano Infrastrutture del governo italiano. "Quella di Febbo e Cieri- ha aggiunto il sindaco Vincenzo d'Ottavio- è stata solo una mera lettura politica».