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Data: 27/09/2015
Testata giornalistica: Il Tempo
Atac, resa dei conti con il Campidoglio. La municipalizzata non vuole privatizzare la manutenzione dei mezzi. Rapporti sempre tesi con l’assessore: certe decisioni spettano al sindaco

Affidare il più possibile le manutenzioni ai privati. Oggi quelle dei nuovi bus, domani il comparto delle metropolitane. Il futuro di Atac, se si dovesse riuscire a mantenerla pubblica, sarà quello di un’azienda leggera che fa sempre di più ricorso al mercato. Un modello già immaginato per Ama Spa, il cui contratto di affidamento è stato approvato venerdì sera in Assemblea Capitolina. Ma è proprio su questo punto che l’assessore capitolino alla Mobilità, Stefano Esposito, e il direttore generale di Atac, Francesco Micheli, sono venuti allo scontro. Tanto da portare il numero uno di via Prenestina a pensare alle dimissioni, poi rientrate.

Partiamo dal bando per acquistare i famosi 700 nuovi autobus, gara da riformulare dopo che era deserta per tre volte di fila. Esposito nei giorni scorsi ha inviato una lettera d’indirizzo, firmata di suo pugno, dove chiede che per 250 di questi mezzi «si predisponga gara che comprenda la manutenzione per durata di leasing». Un tentativo di sperimentare un modello da riproporre in futuro. Qualcosa però non è piaciuto a Micheli. In particolare, un’operazione del genere potrebbe vanificare gli sforzi fatti dall’azienda (rivendicati dal Pd con manifesti affissi in tutta la città) di tenere aperte le officine a tempo pieno. Il resto si potrebbe riassumere in una semplice «incompatibilità caratteriale»: il vulcanico Esposito avrebbe alzato troppo la voce con Micheli, che a sua volta avrebbe sbottato scrivendo al capo di Gabinetto del sindaco, Luigi Fucito. E ottenendo, a quanto pare, anche una lettera del vicesindaco Marco Causi (secondo quanto racconta il Senatore di Ncd, Andrea Augello), dove si chiarisce che le linee d’indirizzo verso le municipalizzate sono formalmente di competenza del sindaco e non dei singoli assessori. «Intervengano il ministro Delrio e il capo dell'Anac Cantone», afferma Augello. Vedremo se Ignazio Marino, domani di ritorno dagli Stati Uniti, riuscirà a risolvere l’incidente».

Ma che strada sta prendendo Atac? Idee tante ma confuse. A giugno 2016 scadrà il contratto con Astaldi e Ansaldo per la manutenzione dei materiali della Metro C. E lì bisognerà fare una scelta, perché parliamo di tecnologie molto costose. L’obiettivo potrebbe essere quello di mettere il servizio a gara, ma bisogna iniziare a pianificare già da ora. A quel punto si potrebbe decidere di esternalizzare la manutenzione di tutte e tre le metropolitane, creando un risparmio di decine di milioni di euro.

Intanto, continua a far discutere il caso dell’autista di Roma Tpl picchiato venerdì a La Rustica. Ieri Esposito ha detto: «Stiamo pensando di intervenire sulla sicurezza di Atac con l'aumento dei vigilantes e per fare alcuni momenti di scorta, in particolare negli orari preserali e serali, su alcune linee più delicate». La solidarietà a Giovanni Ardovini anche dal sindaco Marino: «Ho sentito il questore. Non possono più esistere zone franche in città».

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