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Pescara, 24/11/2024
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Data: 28/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Il pasticcio Filovia - Filovia, 20 milioni buttati? Scontro sui mezzi e lavori fermi: ora c’è il rischio incompiuta. La società Tua (ex Gtm) pronta a risolvere il contratto con la nuova ditta subentrata alla Balfour. Si mobilitano le associazioni ambientaliste: «La Regione decida sul futuro della Strada parco»

PESCARA Rescissione del contratto con risoluzione in danno, oppure una transazione, seguita da un nuovo bando per reclutare nuovi mezzi? Sono alcune delle opzioni ora sul tavolo di Tua – la nuova società regionale presieduta da Luciano D’Amico che ha incorporato la Gtm, la Sangritana e l’Arpa – e della Regione, che verranno fatte valere nei confronti di Alpiq. La Alpiq è la società svizzera che dal marzo di quest’anno ha acquisito la Balfour Beatty Rail, la ditta che si era aggiudicata l’appalto della Gtm per l’elettrificazione del primo lotto (Montesilvano-stazione di Pescara, passando sulla Strada parco) relativo alla filovia. Un’incompiuta? Un ulteriore allungamento dei tempi, dunque per la filovia, dopo la chiusura dei battenti da parte della società olandese Apts (incaricata da parte di Balfour Beatty), la quale avrebbe dovuto fornire Phileas, un’ipotesi tramontata dopo la cessazione delle attività di Apts. Tempi che si sono ulteriormente dilatati anche perché, dopo la chiusura di Apts, Alpiq avrebbe proposto a Gtm un nuovo mezzo:un trolleybus 4 ibrido, di un’altra società svizzera, la Carrosserie Hess. Una soluzione diversa da quella prospettata prima con Phileas, e che l’ex presidente della Gtm, Michele Russo, con una lettera inviata ai primi di giugno ad Alpiq (qualche settimana prima della fine del suo mandato, terminato il 30 giugno scorso) definì «non congrua». 20 milioni giù spesi. Dal Comune di Pescara, nei giorni corsi, hanno fatto sapere di non conoscere gli sviluppi della vicenda, ovvero se lo sbocco sarà la rescissione del contratto tra Tua e Alpiq o altro. Perché è questa la notizia delle ultime ore: Tua, comunque, anche perché obbligata dalla legge, andrà avanti per la realizzazione della filovia, a prescindere che si apra o no un contenzioso con Alpiq. In caso di azzeramento, infatti, ci sarebbe il rischio di vedere dilapidati, le cifre le ricorda l’ex presidente della Gtm Russo, i circa 20 milioni di soldi pubblici già investiti (sui 31 per l’intera opera). I Comitati vogliono un incontro. Le ultime intanto arrivano anche dall’incontro che si è tenuto il 7 agosto scorso, tra il presidente di Tua, D’Amico, l’allora sottosegretario alla presidenza del consiglio regionale, Camillo D’Alessandro, alcuni dirigenti della Regione, ed esponenti delle associazioni ambientaliste che hanno preso parte all’appuntamento, come Mario Sorgentone, dell’associazione Strada parco, insieme con i rappresentanti del comitato No filovia. Un appuntamento nel quale l’orientamento che sarebbe emerso, da parte di Tua e Regione, andrebbe verso la risoluzione del contratto. Nella riunione del 7 agosto scorso, in cui erano stati invitati anche Wwf e l’associazione Carrozzine determinate, le associazioni che vi hanno preso parte hanno ribadito le «criticità presenti nel progetto del filobus sulla strada parco». In più si sarebbe deciso anche per un nuovo incontro tra Regione, Tua e associazioni, entro la prima decade di settembre. «Ma finora», sottolineano dal comitato No Filovia, «nessuno ci ha convocati» e la riunione è slittata. Le banchine. Intanto, è sicuro che si dovrà intervenire sulle banchine delle pensiline del filobus, tarate ora ad un’altezza di 30 centimetri, ma che per il mancato arrivo di Phileas dovranno essere ridotte a 15.

E intanto il presidente del consiglio comunale, Antonio Blasioli, lancia delle nuove per la strada parco. In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il 25 settembre scorso, scrive che sarebbe «in arrivo un'altra bella notizia per la strada Parco. Qualche giorno di pazienza». Filovia o no, dunque, il presidente del consiglio comunale annuncia novità sulla strada. Ma quale potrebbe essere la «bella notizia»? È probabile che questa sia, come si nota leggendo anche alcuni commenti al post, il ritorno sulla strada parco del mercato. Da tempo, infatti, gli ambulanti, anche attraverso una serie di incontri pubblici, avevano chiesto di tornare ad esporre la propria merce sulla strada, dopo che lo spazio a loro concesso era stato circoscritto a via Cadorna e ad altre vie limitrofe.

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