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Pescara, 24/11/2024
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Data: 28/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
«L’autista aggredito da una famiglia intera». Convocati dal pm anche i sanitari del 118 accorsi dopo la lite per una doppia fila. Il testimone: «Coinvolte settanta persone».

Saranno interrogati in Procura i quattro autori del pestaggio a La Rustica: un giovane del posto, la sua fidanzata e i genitori.

Verranno interrogate nelle prossime ore le persone coinvolte nell’aggressione di Giovanni Ardovini, l’autista della Roma Tpl picchiato giovedì pomeriggio a La Rustica dopo un diverbio per un’auto in doppia fila. Quattro per ora gli identificati. Saranno indagati a breve a vario titolo per lesioni, interruzione di pubblico servizio e danni a un mezzo pubblico. Si tratta di una famiglia del quartiere: lui, il ventenne che secondo alcune testimonianze ha sfondato con un pugno il finestrino del bus della linea 447 a Largo Corelli, i suoi genitori e la fidanzata. Gli agenti del commissariato Prenestino hanno ascoltato diversi testimoni e identificato i quattro che dopo il pomeriggio di caos volevano presentare denuncia: «Siamo noi a essere stati aggrediti». Verranno ascoltati anche gli operatori del 118 che secondo diversi testimoni sono stati spintonati mentre soccorrevano Giovanni, perché intanto nella piazza era scoppiato il caos. Il volto insanguinato per il vetro in frantumi, poi tumefazioni al volto e un’infrazione alla spalla per i colpi ricevuti.
LE BOTTE
Il pomeriggio di follia inizia poco dopo le 18, quando il passaggio del bus su via Achille Vertunni (siamo all’estrema periferia est di Roma) è bloccato da un’auto in doppia fila. Anche i passeggeri protestano. A bordo dell’auto ci sono il giovane e la sua fidanzata. Inizia il litigio, l’auto verrà spostata. Ma dopo pochi metri raggiunge il bus: il ragazzo, secondo la ricostruzione dei testimoni, infrange il vetro del finestrino e si ferisce a una mano. «Sono arrivato con l’auto di servizio dopo aver ricevuto la telefonata di Giovanni - racconta Michele Barbagallo, ispettore Tpl - si era chiuso dentro il bus per motivi di sicurezza, poi l’ho fatto spostare dentro la mia vettura e quando è arrivata l’ambulanza è successo il putiferio».
Sempre secondo le testimonianze sono arrivati i genitori del giovane. «Guarda che si è fatto mio figlio» avrebbe detto il padre indicando la mano sanguinante del giovane. «Giovanni è stato praticamente scortato da me e dagli operatori del 118 fino all’ambulanza», aggiunge Barbagallo. Ma la furia non è finita, ormai c’è il caos in piazza: l’autista nel parapiglia viene colpito con calci e pugni e cade a terra. La polizia sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica del pomeriggio di follia e accertare le singole responsabilità dei quattro e se sono coinvolte anche altre persone.
CAOS IN PIAZZA
Perché nel frattempo nella piazza è esploso il caos: alcuni ragazzi della zona hanno provato a difendere l’autista, amici dell’aggressore si sono schierati con lui e si è scatenata una mega rissa. «In piazza c’erano una settantina di persone, è stato tremendo» aggiunge Barbagallo. I quattro, poi, sono andati all’ospedale Pertini per farsi medicare e refertare.
L’autista, assistito da un avvocato, presenterà a breve la denuncia. Sessant’anni, da 15 anni in servizio nella Roma Tpl, andrà in pensione a dicembre. «Ogni giorno subiamo aggressioni, ma stavolta c’è stato il putiferio» conclude Barbagallo.

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