TORANO NUOVO Il caso dell’affidamento diretto del servizio scuolabus finisce sul tavolo dell’Anticorruzione. Così ha annunciato il difensore civico a cui si è rivolta l’opposizione consiliare. Il gruppo “I love Torano Nuovo” ha chiesto l’intervento dell’avvocato Nicola Sisti per tre questioni: la mancata pubblicazione all’albo on line delle delibere e la notifica alla minoranza mesi dopo, l’affidamento diretto del servizio di trasporto scolastico e la messa a disposizione dei documenti del conto consuntivo. Quello che fa inalberare i consiglieri Luca Frangioni, Francesco Luciani e Daniela De Amicis è che, ai reclami rivolti al difensore civico e da cui è già scaturita la richiesta da parte di quest’ultimo della documentazione al Comune, l’amministrazione civica non ha dato seguito. Sisti ha chiesto al Comune l’invio degli atti, ma nonostante questo (ad esempio sulla questione della mancata pubblicazione delle delibere sul sito istituzionale) l’ente, fa sapere la minoranza, non ha mai proceduto. «Relativamente a questo punto», dice il capogruppo di opposizione, Luca Frangioni, «abbiamo chiesto di valutare la validità e la correttezza del procedimento di pubblicazione delle delibere di giunta all’albo pretorio ed eventualmente segnalare anomalie ed irregolarità. Il difensore civico, ben comprendendo il “peso” che riveste in termini di trasparenza la questione, ha investito l’autorità nazionale Anticorruzione inviando per conoscenza gli atti anche al ministero dell’Interno. Ben più pesante, a nostro avviso, è la questione legata al servizio di trasporto scolastico». Secondo Frangioni «l’affidamento diretto non può farsi se la cifra supera i 40mila euro. Ebbene, per un importo di 43mila, il Comune non ha fatto la gara come, al contrario avrebbe dovuto fare secondo noi. Inoltre l’affidamento temporaneo è stato frammentato nell’importo così da poterlo gestire in economia; ed infine il regolamento comunale di Torano Nuovo non prevede l’affidamento diretto del servizio. Ebbene, anche in questo caso, il difensore civico regionale ha chiesto all’Anticorruzione ed alla Corte dei Conti se ricorrano i presupposti per incisive azioni».