L’AQUILA L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) dà lo stop al potenziamento dell’aeroporto dei Parchi. Il progetto preliminare di adeguamento dello scalo, così come formulato, non può ritenersi valido. Occorrono ulteriori approfondimenti per l’adeguamento della pista di volo, che dovrebbe essere portata da 26 a 30 metri, e per gli altri interventi proposti dal Comune. L’Enac, presieduta da Vito Riggio, ha messo tutto nero su bianco, in una nota inviata, il 15 settembre scorso, al settore ricostruzione pubblica e patrimonio del Comune dell’Aquila e, per conoscenza, alla X-Press, la società che gestisce l’aeroporto aquilano. Il progetto del Comune comprende l’adeguamento della pista di volo, attualmente classificata 2B, alla categoria 2C. Sono previsti, inoltre, interventi per l’avvio dei voli notturni e l’utilizzo strumentale della pista, l’installazione di torri faro, l’adeguamento delle vie di rullaggio e di alcuni tratti di recinzione, oltre alla demolizione di due hanger per ampliare il piazzale aeromobili. «Nel merito del progetto preliminare», scrive l’Enac, «tenuto conto che gli obiettivi prefissati sono volti a una significativa modifica dell’operatività aeroportuale, si rende necessario un esame complessivo rispetto a tutta la regolamentazione aeronautica applicabile, che non può limitarsi agli intervento proposti dal Comune dell’Aquila. L’attuazione di tale scenario richiede una preventiva verifica dei requisiti regolamentari. Allo stato degli approfondimenti progettuali presentati, il progetto preliminare non può essere accolto. Inoltre, il potenziamento dello scalo dovrebbe risultare coerente rispetto al ruolo che lo stesso può svolgere a livello regionale e nazionale». Gli unici interventi autorizzati sono il rifacimento della segnaletica e della recinzione, la bonifica di alcune aree e la demolizione degli hanger. A scoprire le carte in tavola è il capogruppo di FI in Comune, Guido Quintino Liris, che parla di pietra tombale sull’aeroporto, che decreta un fallimento epocale del centrosinistra aquilano. La documentazione in questione è pervenuta all’attenzione del Comune da più di dieci giorni, ma la città non ne è stata messa a conoscenza. Secondo l’Enac, che ha bocciato il progetto sia sul fronte tecnico-operativo che su quello strategico, l’istanza non può essere accolta, anche in virtù della mancanza di prospettive per la nostra città e di un disegno strategico che preveda un ruolo specifico dello scalo nelle dinamiche regionali e nazionali. Si ravvisa», conclude Liris, «una enorme debolezza di interlocuzione del Comune nei confronti della Regione, che non ha mai riconosciuto l’aeroporto aquilano come una struttura strategica per il territorio».