PESCARA. Non solo appalti anomali e spese del personale che non sarebbero state valutate scrupolosamente, come avevamo raccontato ieri.
Gli ispettori del Ministero delle Finanze sostengono che nel quartier generale della Saga negli anni passati ci sia stato qualche pasticcio di troppo anche nell’ambito delle consulenze e del reclutamento di personale part time.
Una situazione tutt’altro che rosea e che dipinge una gestione quantomeno dubbia e richiamata all’ordine dal Ministero.
Spese dubbie secondo il Mef: incarichi troppo “facili” non scrupolosi e rispettosi dei limiti imposti dalla legge.
La Saga ha sottoscritto, per esempio, un contratto di consulenza legale per una durata annuale con effetto dal 1° agosto 2005 e scadenza al 31 luglio 2006 ed è previsto il tacito rinnovo alle stesse condizioni in mancanza di disdetta inviata almeno sessanta giorni prima della scadenza. L’onorario per lo svolgimento dell’incarico, con esclusione dei rimborsi spese, è previsto in 12.000 euro annui. Tale contratto risulta attualmente ancora in corso.
Il contratto fu firmato dall’allora presidente Paolo Primavera con lo studio tributario di Pierluigi Balietti.
Sempre nel 2005 Saga il 28 luglio ha sottoscritto un contratto di prestazioni di servizi con la C.S.A Srl unipersonale avente ad oggetto «l’elaborazione dei dati contabili finalizzati allo studio ed alla conoscenza delle situazioni periodiche per l’effettuazione di analisi aziendali e per la valutazione dei carichi fiscali incidenti sui periodi amministrativi, nonché per gli adempimenti connessi alla redazione del bilancio finale d’esercizio».
Il contratto prevede un compenso di 17.000 euro e il rinnovo automatico del contratto se una delle due parti non ne dia disdetta all’altra almeno entro trenta giorni prima della scadenza della durata annuale di validità del contratto medesimo. La Csa si avvale di professionisti del calibro dei professori Giuseppe Paolone, Augusta Consorti, Francesco De Luca, Michele Borgia, Maria Cristina Gentile.
Anche questo contratto non risulta essere stato interrotto.
LA CONSULENZA TECNICA E LA TECNICA DEL DIFFERIMENTO
Il 10 giugno 2013 giunge in Saga una proposta di consulenza di uno studio associato (Airport Engine), poi sottoscritta in data 2 agosto 2013 per 15mila euro + iva.
Nel frattempo però la Saga pensa bene che per “legittimare” la stipula di quella offerta di consulenza debba fare una ricerca di mercato e chiedere altri preventivi.
Così quasi un mese dopo la ricezione dell’offerta di consulenza, Saga (era il 5 luglio 2013) chiede un preventivo alla società IDS SpA che, in data 10 luglio 2013, proponeva di offrire il servizio richiesto ad un prezzo di 28.000 euro iva esclusa.
Successivamente in data 15 luglio veniva richiesta la migliore offerta ad una terza società Trans Tech Srl, la cui offerta del 18 luglio 2013 prevedeva un compenso di 40.000 euro.
Niente da fare, tutti hanno offerto prezzi più alti rispetto alla “proposta” per cui il preventivo della Airport Engine è risultato il migliore e dunque da sposare e finanziare.
Ma il Ministero si permette di scrivere nella sua relazione che «la richiesta di offerta dovesse essere formulata con la stessa tempistica invitando contestualmente i fornitori a far pervenire un offerta entro un termine predeterminato e non invece come ha fatto la società richiedere in tempi diversi le offerte fermo restando il rispetto dei vincoli di cui all’art. 125 del codice dei contratti».
Inoltre si legge anche che «le consulenze non sono affidate nel rispetto dei principi generali di trasparenza pubblicità e imparzialità per il conferimento di incarichi (…) Innanzitutto, l’oggetto della prestazione, deve essere determinato, così come la durata ed il luogo, al momento del conferimento e deve corrispondere alle competenze attribuite dall’ordinamento all’amministrazione conferente, ovvero ad obiettivi e progetti specifici, ma mai consistere nello svolgimento di funzioni ordinarie. Inoltre, l’amministrazione conferente deve avere preliminarmente accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno e tale indisponibilità deve avere sempre carattere qualitativo e non quantitativo e la prestazione deve essere di natura altamente qualificata e di durata temporanea».
Insomma c’è bisogno di indicare con precisione cosa i consulenti debbano fare cosìcchè poi si possa anche materialmente valutare e apprezzare il loro lavoro.
Inoltre proprio perché le consulenze sono permesse quando vi sono oggettive carenze di organico non è possibile mantenere in essere consulenze ad libitum come pure avviene in Saga, evidentemente per soddisfare altro tipo di esigenze…