ROMA Nessun documento da conservare, esibire su richiesta o di cui preoccuparsi, in caso di eventuale smarrimento. Il certificato di proprietà delle autovetture, da lunedì prossimo, diventa digitale. Il Pubblico registro automobilistico (Pra) dell'Aci rilascerà infatti il documento solo online e al proprietario sarà fornita una ricevuta dell'avvenuta registrazione che conterrà anche il codice di accesso personalizzato con il quale visualizzare online il documento sul sito www.aci.it. Per tutte le altre pratiche amministrative legate all'automobile, invece, la digitalizzazione partirà il 19 ottobre e l'iter si concluderà il 30 aprile 2016. Rivoluzione in casa Aci e, soprattutto, nelle auto degli italiani. Prossimo a celebrare novant'anni di attività - è stato istituito nel 1927 - il Pubblico Registro Automobilistico ha deciso di rinnovarsi, avviando la propria dematerializzazione.
TEMPI RIDOTTI
Una decisione, quella del certificato di proprietà digitale, che abbatte i costi della gestione documentale, riduce i tempi di consultazione e fa bene anche alle tasche degli italiani. Il nuovo servizio, più semplice e pratico, non comporterà costi aggiuntivi e permetterà, almeno ai più distratti o sfortunati, perfino di risparmiare. In che modo?
«Sono circa 300mila i cittadini che ogni anno smarriscono o subiscono il furto del certificato e richiedono il duplicato - spiega il presidente Aci Angelo Sticchi Damiani - con un esborso complessivo di 15 milioni di euro, dei quali circa 4,5 andavano ad Aci». Ma non è la sola ripercussione positiva.
STOP ALLE TRUFFE
La cancellazione dei documenti cartacei elimina il rischio di frodi, truffe e falsificazioni. Nessuna paura nel caso in cui si dovesse perdere il codice di accesso: per risalire alla propria documentazione basteranno numero di targa e documento di identità. Un bel passo avanti rispetto alla legge del "possesso vale titolo" in vigore fino alla nascita del Registro. E se la nuova procedura fa bene all'economia, lo fa anche all'ecologia. In un anno, gli uffici archiviano circa 30 milioni di fogli da conservare, per legge, dieci anni. A regime dunque spariranno 300 milioni di fogli, messi l'uno davanti all'altro pari a due volte e mezzo il giro della Terra. Oltre 400 alberi saranno risparmiati ogni anno. Una rivoluzione sostanziale e, da programma, veloce.
LE OPERAZIONI ONLINE
Già dai primi mesi del 2016, gli utenti registrati sul sito Aci potranno consultare lo storico dei propri veicoli, verificare il pagamento dei bolli, effettuare visure anche con smartphone in caso di incidente. Inoltre, riceveranno avvisi sulle operazioni effettuate sui propri veicoli, dalla registrazione fino a eventuali fermi amministrativi. Nelle province di Roma, Chieti, Cosenza e Pordenone, l'iter sarà ultimato entro il prossimo 30 aprile.
LE REAZIONI
Il premier Matteo Renzi ha twittato subito la novità con entusiasmo. Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, anche per placare le polemiche degli ultimi giorni sul Pra, afferma: «Va bene modernizzarlo ma teniamo i pilastri che garantiscono la certezza del diritto». Intanto, l'Aci è al lavoro. Gli uffici territoriali assicureranno il Wi-Fi gratuito e sono allo studio supporti per agevolare il rapporto con gli stranieri che vivono in Italia.
«Sono 38 milioni gli automobilisti che fino ad oggi possedevano due documenti - conclude Sticchi Damiani - il certificato di proprietà dei veicoli e la carta di circolazione; da lunedì ne avranno solo uno».