PESCARA Una notte difficile, per circa trecento abruzzesi di ritorno da Lourdes con i convogli organizzati dall’Unitalsi: centottanta disabili, i loro accompagnatori e i volontari dell’associazione che cura i viaggi dei pellegrini da e per il celebre santuario mariano. Difficile perchè la tempesta che si è abbattuta sulla Francia meridionale ha obbligato le autorità ferroviarie a imporre lo stop ai treni in transito. I binari erano diventati impraticabili per il fiume d’acqua che stava travolgendo ogni cosa: come ormai noto, quando il violentissimo nubifragio ha smesso di tormentare la Costa Azzurra, si sono contati diciassette morti e quattro dispersi, con danni gravissimi alle città. Racconta Federica Bucci, presidente della sottosezione di Pescara dell’Unitalsi: «Viaggiavamo insieme ai gruppi della Puglia, e all’improvviso, erano circa le 21 di sabato sera, sono venuti ad avvertirci che era impossibile proseguire. L’acqua cadeva incessantemente, i binari e lamassicciata erano trasformati in un fiume, e allora per la sicurezza di tutti eranecessario fermarsi. Il treno è arrivato a Marsiglia alle 22 e si è fermato, aspettando il segnale per ripartire ». E il segnale è arrivato soltanto ieri alle 13, ben quindici ore dopo. I pellegrini sono attesi alla stazione di Pescara per la mattinata di oggi. ASSISTENZA Paura? «Non particolarmente -continua la Bucci- Preoccupazione sì, paura no. Certo, il disagio di restare fermi senza sapere quando poter ripartire è stato notevole, ma siamo stati assistiti con grande partecipazione e attenzione dal personale della Croce rossa». Ci sono state reazioni, causate dalla tensione per l’imprevista e lunga fermata? «No, tutti sono rimasti abbastanza tranquilli, non ci sono stati problemi particolari, la tensione è rimasta sotto controllo, grazie soprattutto, lo ripeto, all’attenta assistenza della Croce rossa francese».