L’AQUILA Un anno di sospensione dall’incarico. La funzionaria Patrizia Del Principe – in aspettativa dal Comune e assegnata al Centro servizi per anziani “Cardinale Corradino Bafile”, meglio conosciuto come ex Onpi – rischia un pit stop di dodici mesi se non interverranno fatti nuovi. Per ora il collegio difensivo non ha impugnato l’ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio che l’ha detronizzata. Ieri mattina alle 9.30 la funzionaria è comparsa in aula, a palazzo di giustizia, per rendere l’interrogatorio di garanzia. Assistita dagli avvocati di fiducia Claudio Verini e Roberto Madama, la funzionaria ha scelto di rispondere alle contestazioni che le sono state mosse, soprattutto in relazione ai favori che ha detto di aver fatto al segretario generale del Comune Carlo Pirozzolo lamentandosi al telefono con una terza persona (come si evince dagli atti dell’inchiesta) del mancato ottenimento dell’incarico biennale alla base del bando di concorso contestato. Giova ricordare che Del Principe è stata a capo dell’assistenza alla popolazione, un settore che più di altri è stato esposto, nell’immediato post-terremoto, al rischio di ingerenze della parte politica di ogni colore. L’indagata ha fornito anche i richiesti chiarimenti circa la corresponsione dei mille euro avvenuta il 10 dicembre 2014, da parte dell’imprenditore originario di Antrodoco (Rieti) Bruno Galgani. Soldi che potrebbero farsi passare come una sorta di prestito (anche se nelle intercettazioni si parla di cento euro mancanti) ma che l’accusa, invece, considera una «prebenda connessa all’affidamento dei lavori di trasporto, revisione e montaggio di arredi per l’importo complessivo di 16.470 euro, oltre che in vista di ulteriori affidamenti». L’interrogatorio è durato circa un’ora e mezza. L’altro indagato eccellente dell’inchiesta della procura della Repubblica sui concorsi truccati al Centro servizi per anziani del Comune, il segretario generale Carlo Pirozzolo, attende la decisione del giudice per le indagini preliminari circa l’analoga richiesta dei pubblici ministeri di sospensione dall’incarico. Ieri, scaduto il termine dei quattro giorni di ferie – indicazione temporale contenuta nel provvedimento del sindaco Massimo Cialente che dispone l’affidamento delle funzioni vicariali al dirigente dell’Avvocatura comunale, Domenico de Nardis – il segretario generale non è tornato al lavoro prolungando il periodo di riposo. Chi ha avuto modo di avvicinarlo in questi giorni riferisce di una persona profondamente provata dalla situazione. Ieri mattina, al Comune, è saltato il consueto “briefing” d’inizio settimana tra sindaco, giunta comunale e dirigenti per fare il punto della situazione. L’incontro è stato rinviato alla giornata di oggi. In Comune si respira un clima “sospeso” a causa della nuova bufera giudiziaria. Nell’attesa dei prevedibili sviluppi dell’inchiesta, visto che ci sono posizioni ancora da vagliare, anche all’esito degli interrogatori resi dai principali protagonisti della vicenda, la posizione di Pirozzolo, in bilico, e la sospensione della Del Principe potrebbero avere ulteriori ripercussioni sull’attività amministrativa, a prescindere dalla nomina di de Nardis come segretario generale vicario.