Il piano per rendere l'Anas finanziariamente autonoma dallo Stato sta per entrare nella Legge di Stabilità. Un percorso che a lungo raggio potrebbe portare Anas ad uscire dal perimetro (e quindi dal calcolo del deficit) della Pa. I tecnici di Ragioneria,Anas e Ministeri competenti hanno tempo fino al 15 ottobre (termine ultimo per portare la finanziaria in Cdm)per tradurre in termini normativi e finanziari il progetto pensato dal nuovo presidente e amministratore delegato dell'Anas Gianni Vittorio Armani e voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Lo schema Armani sembra l'uovo di colombo, in altri termini una partita di giro:una parte delle accise sui carburanti solitamente versata allo Stato viene girata dal Tesoro all'Anas come tariffa per il servizio stradale. In cambio lo Stato non finanzia più Anas, intermini economici:un risparmio di circa 2 miliardi all'anno. In queste ore,ha detto Armani, Anas«sta discutendo con la Ragioneria di Stato gli aspetti tecnici. E il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha confermato: »Stiamo lavorando per arrivare in tempo per la Legge di Stabilità«.A definire la quota dell'accise che lo Stato girerà all'Anas sarà l'Autorità dei Trasporti, in quanto ente terzo. Contemporaneamente saranno introdotti gli indicatori di performance che misureranno la qualità dei servizi offerti da Anas. A questo punto Anas avrà autonomia finanziaria.