ORTONA È andato in scena nell’aula consiliare di Ortona, l’incontro tecnico voluto dal consigliere comunale di Forza Italia, Tommaso Cieri, per discutere del dragaggio del porto, su cui negli ultimi tempi si è scatenata una polemica in merito a possibili problemi che riguardano l’escavazione dei fondali. In aula c’è stato l’atteso confronto tra i consiglieri regionali, Mauro Febbo, che ha ribadito nuovamente come il progetto sarebbe condizionato da una serie di prescrizioni che lo rendono nullo assieme al bando, e Camillo D’Alessandro, che invece ha smentito ogni tipo di problema in merito. Ma erano presenti anche la Capitaneria di Ortona con il comandante Nicola Attanasio, i capigruppo consiliari, il dirigente dell’ufficio tecnico Nicola Pasquini, il Rup - responsabile unico del procedimento Americo Di Nicolantonio, e i rappresentanti del Comitato porto. Ognuno è rimasto sulle proprie posizioni, con D’Alessandro e il Rup che hanno provato a rispondere ai quesiti posti soprattutto da Febbo e Cieri. Il dirigente Pasquini, invece, ha abbandonato la sala motivando la sua decisione col fatto che fornire indicazioni tecniche in questo momento, quando è aperto ancora il bando, potrebbe portare ad una turbativa d’asta. Tommaso Cieri ha spiegato che la richiesta del confronto aveva intenzione solo di eliminare potenziali pericoli che potrebbero far perdere il finanziamento di oltre 9 milioni di euro per l’escavazione. Anche Tommaso Coletti, capogruppo Pd, ha chiesto al Rup di approfondire le questioni poste da Forza Italia, specificando che l’amministrazione comunale si fida pienamente del lavoro svolto dal proprio ufficio tecnico. Febbo ha invitato ad una sospensione del bando visto anche che fino al 30 giugno 2016 la perdita sarebbe limitata al 1,5% del finanziamento. E proprio gli oltre 9 milioni di euro sono stati un altro motivo di dibattito: serviranno a portare i fondali a circa 9 metri, ma non permetteranno di raggiungere quei dieci metri necessari a far compiere il salto di qualità allo scalo marittimo.