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Data: 10/10/2015
Testata giornalistica: Terre marsicane
Autobus strapieni e disservizi, la protesta degli studenti

Marsica – Esplode la protesta degli studenti e si riaccendono le polemiche sui servizi offerti dall”Arpa – ora Tua – stavolta per quanto riguarda la tratta Avezzano – Villavallelonga. Pochi giorni fa l’azienda era stata investita da una pioggia di critiche per i disservizi sofferti dagli utenti della Valle del Giovenco e del Fucino. Numero di autobus insufficienti a garantire un dignitoso utilizzo da parte degli utenti, frequenti guasti ai mezzi che creano disagi ancora maggiori:
è quanto denunciano i pendolari marsicani, per la maggior parte studenti, che ogni giorno viaggiano sugli autobus dell’azienda di trasporti regionale.

“ Viaggiamo stipati come sardine, non si sa bene per quale motivo , se perché mancano i mezzi o il personale: in ogni caso ‘a risparmio’, per loro,ovviamente, non per noi, visto il prezzo degli abbonamenti, ” dicono alcuni rappresentanti degli studenti, “ e soprattutto per i pendolari di Luco dei Marsi, tratta ‘di mezzo’ tra Avezzano e Villa, le cose si sono fatte difficili fin dal primo giorno di scuola, con la rottura di un pullman.Un fatto non isolato, tanto che in un caso sono mancati entrambi i mezzi di solito dedicati agli studenti luchesi. Per capire le condizioni nelle quali si viaggia, basta venire a vedere la ressa quotidiana per riuscire a entrare sui pochi pullman disponibili per il ritorno: l’orario di uscita da scuola è più o meno lo stesso per la quasi totalità degli studenti e a questi si sommano i lavoratori che finiscono il turno e ripartono per Luco e la Vallelonga. Un’esperienza terrificante.”

“Solo qualche giorno fa noi studenti luchesi siamo stati costretti ad aspettare le corse di altri orari perché uno dei pullman era guasto, e non ci si entrava in quelli disponibili, con il risultato che siamo tornati a casa che era ormai pomeriggio”, è la testimonianza di un’altra rappresentante degli studenti che si sono recati negli uffici avezzanesi dell’Arpa in cerca di risposte. “ La regola di base è comunque viaggiare stretti come sardine. Si arriva a scuola già stanchi e accaldati, si riparte come su carri bestiame. Curve, frenate, soste alle fermate: sono tutti momenti in cui a ogni metro ci si può far male seriamente. Non pensiamo che sia una cosa legale far viaggiare delle persone, soprattutto ragazzi, in questo modo. Siamo pronti a portare avanti una massiccia protesta”,concludono gli studenti. Gli impiegati negli uffici aziendali interpellati dai giovani non hanno saputo dare indicazioni riguardo alla possibilità di ottenere mezzi aggiuntivi e migliori condizioni di viaggio. Come nessuna risposta è giunta riguardo all’interrogativo sulla liceità del permettere che i viaggiatori, in gran parte studenti non ancora maggiorenni, viaggino nelle a dir poco precarie condizioni – croniche – più volte denunciate. Una risposta questa che, è l’auspicio, arrivi a stretto giro, magari anche da parte di organismi deputati ad appropriati controlli.

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