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Pescara, 23/11/2024
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Data: 11/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«No a succursali dell’università a Pescara». Il rettore D’Amico però avverte il Comune: le scelte future dipendono anche dai servizi agli studenti. L’università ha acquistato e approntato due bus per integrare i servizi di trasporto pubblico nelle ore di punta e per la sede di Veterinaria a Piano d’Accio

TERAMO In una lunga nota inviata ai media, il rettore Luciano D’Amico spegne la querelle nata nel consiglio comunale di giovedì scorso sulla base di voci che vorrebbero l’università teramana pronta ad aprire una “succursale” di Giurisprudenza a Pescara. Ipotesi che ha provocato allarme nella politica cittadina. «Nell'immediato», scrive D’Amico, «non si procederà a ripetere su Pescara l'apertura di una sede distaccata come ad Avezzano, ma per il futuro le scelte non dipenderanno solo dall'ateneo poiché saranno determinate anche dalle decisioni della classe dirigente della città in tema di servizi per l'accoglienza ai potenziali studenti». Insomma, il succo sembra chiaro: miglioriamo i servizi a Teramo, altrimenti andremo a cercarci studenti altrove. Non a caso D’Amico conclude la sua nota scrivendo, a proposito di accoglienza: «Mi permetto di lanciare un appello, ben consapevole di come il nostro sindaco sia pronto ad impegnarsi senza riserve per il bene della città: creiamo le condizioni perché si smetta di considerare gli studenti solo come "mangiatori di pizze" cui locare appartamenti anche fatiscenti. È offensivo per gli studenti, per la stessa università e non consente alla città di sfruttare appieno la loro grande potenzialità. Gli studenti sono professionisti in formazione, concorrono a formare la ricchezza culturale della città, possono sostenere lo sviluppo creando start-up innovative e realizzando concretamente quel trasferimento tecnologico di cui le nostre imprese hanno un gran bisogno: non è un caso che, mentre noi indugiamo su discussioni autoreferenziali, i Paesi più progrediti intercettano i nostri giovani più brillanti e costruiscono anche grazie a loro uno sviluppo durevole. Se non per rispetto, almeno per convenienza riconosciamo loro la stessa dignità degli altri gruppi sociali che definiscono la nostra comunità». Il messaggio alle istituzioni teramane è lanciato.

Il rettore lo accompagna, non a caso, con la diffusione della notizia che l’università ha acquistato e approntato due bus per integrare i servizi di trasporto pubblico nelle ore di punta e per la sede di Veterinaria a Piano d’Accio, servizi ritenuti carenti. «Voglio precisare», scrive D’Amico, «che gli autobus erano stati offerti in donazione da Tua all'università quale gesto di riconoscimento del mio incarico di presidente a titolo gratuito ma, per evitare all'ateneo l'ennesima denuncia, ho preferito declinare la proposta e, grazie anche al contributo dell'Adsu, procedere nell'acquisto a prezzo di mercato».

Nella nota D’Amico spiega anche le strategie dell’ateneo in accordo con le altre università abruzzesi. L’obiettivo per D’Amico è «rafforzare la complementarità e fare una scelta condivisa di specializzazione, rilanciando l'aspirazione a un Sistema universitario regionale in grado di competere nello scenario internazionale».

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