LA STORIA Dramma sfiorato ieri pomeriggio al Prenestino dove durante una banale lite di viabilità un automobilista è sceso dall’auto e ha sfondato a colpi di martello il finestrino di un autobus dell’Atac ferendo alla testa il conducente. L’aggressore, alla guida di un’auto con una donna e un bambino, è riuscito a fuggire. L’autista, 40 anni, invece, sembra non sia grave anche se è stato ricoverato in ospedale. Il brutale pestaggio è avvenuto verso le 17.40 su via Prenestina all’altezza del civico 127, poco distante da piazzale Prenestino. Ad un certo punto, un uomo di bassa statura all’interno di una Fiat Punto si è messo a inveire contro l’autista di un bus della I linea 14, avrebbe urlato che l’autista gli aveva tagliato la strada.
I TESTIMONI «Quell’uomo era una furia - racconta una testimone - sembrava essere sotto l’effetto della droga. S’èmesso a prendere a martellate il finestrino del guidatore. Ed è riuscito a colpirlo alla testa. Ho visto il sangue. L’autista è caduto vicino al volante quasi svenuto ». Sul posto è intervenuto il personale di un’ambulanza che ha medicato l’autista. Il ferito perdeva sangue dalla testa e anche da una spalla.Gli infermieri gli hanno suturato la ferita. Poi, per precauzione, si è reso necessario il trasporto all’ospedale Figlie di San Camillo di via dell’Acqua Bulicante. L’autista è entrato in codice rosso. E’ stato sottoposto ad una Tac e gli è stata suturata il taglio alla testa. Le sue condizioni non sono gravi. L'aggressore è riuscito a dileguarsi. Secondo alcune testimonianze l’aggressore era in compagnia di una donna e di un bambino. Che sono rimasti anche loro atterriti chiusi nell’abitacolo. Poi, la Fiat Punto è fuggita sulla via Prenestina verso Villa Gordiani. La polizia ha svolto un sopralluogo sull’autobus anche con l’intervento di una squadra della polizia scientifica. E’ stato sequestrato il martello sporco di sangue.
LE INDAGINI Gli agenti stanno ricercando il fuggitivo che dovrebbe abitare nel quadrante di città dove è avvenuto il pestaggio. Qualora dovesse essere identificato e arrestato dovrà rispondere del pesante reato di tentato omicidio. Gli agenti hanno ascoltato testimoni ed hanno elaborato un sommario identikit del ricercato. Per arrivare alla sua identificazione potrebbero essere importanti le telecamere della zona. E’ molto probabile che qualcuna possa avere ripreso le fasi dell’aggressione oppure l’uomo in fuga con la famiglia. Non è escluso che l’aggressore, magari consigliato da un avvocato, si possa costituire per alleviare la sua posizione giudiziaria. Questa avvenuta al Prenestino, è l’ennesima aggressione che si consuma sulla linea dell’Atac. In pochi giorni sono stati aggrediti tre autisti.