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Data: 18/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Renzi: tagliare le tasse è giusto. Padoan: l’Europa non ci dirà di no. Lettera del ministro a Moscovici: «Abbiamo fatto le riforme dateci la flessibilità. L’aumento del contante non crea evasione». Più controlli sul 730 precompilato e rimborsi lenti. Rebus canone Rai

CAPRI «Questa legge di stabilità non sarà rispedita al mittente». Pier Carlo Padoan ha il tono sicuro e tranquillo di chi non nutre alcun dubbio sul verdetto dei tecnici di Bruxelles. È una manovra in deficit certo, ma «va calando». E - spiega - «la vera ricetta per mettere a posto i nostri conti pubblici non è l'austerità, ma la crescita. Solo così anche un debito grande come il nostro diventa sostenibile». Quando il ministro dell'economia sale sul palco del convegno dei giovani imprenditori a Capri, è appena passata un'altra mattinata in cui sulla «sua» manovra finanziaria è stato nuovamente detto tutto e il contrario di tutto. A replicare alle critiche più taglienti, quelle che arrivano dall'interno dello stesso partito del premier, ci ha già pensato direttamente Renzi. Manovra di destra o di sinistra? È Un dibattito surreale» dice il premier da Udine. «Qui non stiamo parlando di un'iniziativa di un partito ma di un governo. Abbassare le tasse non è di destra o di sinistra, ma semplicemente giusto» scandisce. Bisogna pensare prima di tutto al bene dell’Italia». Quindi «andiamo avanti come un treno», lui e la sua squadra avverte. A cominciare dall'abolizione delle tasse sulla prima casa. È una misura che può far scattare «un effetto fiducia così da far tornare gli italiani a investire».
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Tocca al ministro Padoan a Capri entrare più nel dettaglio «tecnico» delle varie scelte. L'abolizione delle tasse sulla prima casa (di cui ville e castelli - puntualizza - «valgono» appena 80 milioni) è solo uno degli interventi di riduzione del carico fiscale. Precisa, ribadendo che entro il 2018 ci sarà una riduzione delle tasse ulteriore. Per Padoan resta possibile anche l'anticipo al 2016 del taglio Ires legato alle risorse che si possono liberare con la clausola migranti: «Abbiamo mandato i documenti con il dettaglio di tutti i costi a Bruxelles, valgono lo 0,2% del Pil: se questo esodo dei migranti non è un evento eccezionale allora ditemi, al di là di una guerra nucleare, qual è». Lo stesso concetto era stato sottolineato da Padoan in una lettera al commissario europeo Pierre Moscovici, in cui il ministro si dice in attesa di un giudizio Ue «commisurato al problema politico, sociale ed economico dei rifugiati» e ribadisce la richiesta di flessibilità in cambio delle riforme fatte. Critiche rispedite al mittente anche sull’innalzamento della soglia del contante per i pagamenti a tremila euro: «guardando a ciò che succede in tutti Paesi avanzati si nota che non c'è correlazione tra aumento del contante e evasione fiscale». Il ministro replica poi alle accuse di aver dimenticato il Sud in questa manovra, rivolte il giorno prima sullo stesso palco caprese dal presidente dei giovani industriali Marco Gay. E infine sulla flessibilità in uscita per la pensione - altro capitolo che la manovra per ora non affronta - Padoan promette: «si farà ma con calma, senza fretta e senza slogan». Comunque la legge Fornero non verrà smantellata: per cui si guarderà alle migliori pratiche in Europa, le quali - spiega il ministro - indicizzano l'età media pensionabile all'aspettativa di vita: «attorno a questa soglia si può costruire un meccanismo flessibile di uscita».

Più controlli sul 730 precompilato e rimborsi lenti. Rebus canone Rai

ROMA Dal prossimo anno saranno possibili più controlli sulle dichiarazioni dei redditi precompilate modificate dal contribuente, con il rischio che i relativi rimborsi erogati direttamente dall’Agenzia delle Entrate arrivino in tempi più lenti rispetto a quelli usuali. La legge di Stabilità nella sua versione provvisoria comprende un ampio capitolo finalizzato a mettere a punto i meccanismi del nuovo 730, che nel 2016 si arricchirà dei dati sulle spese sanitarie dei cittadini. Intanto però è già in bilico uno dei punti del nuovo sistema di pagamento del canone Rai attraverso la bolletta elettrica: sembra infatti destinata a saltare la sanzione pari cinque volte l’importo previsto del canone, per coloro che non effettuano il previsto versamento. Resta da vedere quale sarà la soluzione legislativa scelta, considerato che in assenza di modifiche il regio decreto del 1938 che regola la materia prevede già un pagamento di importo tra due e sei volte il valore del canone (oltre al tributo evaso) per di più sotto forma di pena pecuniaria invece che di sanzione amministrativa.
Quanto al 730 precompilato il testo della manovra interviene su vari aspetti, molti dei quali riguardano il rapporto tra il fisco e gli enti chiamati a fornire i dati da inserire nelle dichiarazioni. Ma c’è anche qualcosa che tocca da vicino il contribuente, il quale con il sistema inaugurato quest’anno ha sostanzialmente due possibilità: accettare la dichiarazione così come è stata precompilata dall’Agenzia, oppure modificarla determinando così un diverso reddito imponibile o una diversa imposta. Questa scelta può essere fatta sia direttamente accedendo da pc al proprio 730 o attraverso il sostituto d’imposta o ancora attraverso un Caf o un commercialista. Nei primi due casi, qualora appunto la dichiarazione sia stata modificata, dal prossimo anno l’Agenzia delle Entrate potrà «effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa» se emergono «elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate ovvero determinano un rimborso di importo rilevante».
SEI MESI DI TEMPOI controlli possono scattare entro quattro mesi dal termine di presentazione della dichiarazione, o dalla data in cui è stata effettivamente inviata. Il rimborso che risulta dopo le verifiche è erogato dall’Agenzia entro sei mesi, sempre rispetto alla data di presentazione. Normalmente invece la somma dovuta dal fisco al contribuente che può vantare un credito grazie a detrazioni o altre agevolazioni arriva con lo stipendio di luglio o agosto. Dai nuovi controlli dunque appaiono esclusi coloro che scelgono di fare il 730 attraverso un intermediario, che già da quest’anno avevano il vantaggio di poter lasciare le verifiche sui documenti a carico di Caf o commercialista. Per gli altri in verità esisteva in verità già la possibilità di controllo (e conseguente rimborso ritardato), ma solo sulla spettanza di detrazioni per carichi familiari, in caso di credito superiore a 4 mila euro. Insomma in situazioni limitate. Ora invece si parla genericamente di «importo rilevante» e di «elementi di incoerenza» che dovranno essere precisati: la possibilità di verifica sarà verosimilmente più ampia.
La precompilata invece porterà vantaggi anche ai cittadini che non la scelgono, i quali potranno comunque accedere per via telematica ai dati delle proprie spese sanitarie, ovviamente con un meccanismo predisposto in collaborazione con il Garante della privacy.

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