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Data: 20/10/2015
Testata giornalistica: Il Tempo
«Ecco i dirigenti Atac strapagati e inadeguati». L’assessore fa i nomi di chi va cacciato

Ormai è guerra aperta tra l’assessore alla Mobilità e i vertici Atac. Dopo il tweet di Stefano Esposito: «In #Atac qualcuno continua a non capire che il tempo dei ladri sta scadendo» e la risposta dell’ad della municipalizzata Danilo Broggi: «Non siamo ladri, siamo gente perbene», siamo passati alla caccia al dirigente inutile e paperone. L’assessore-senatore del Pd, infatti, ieri mattina ha iniziato a fornire i primi nomi dei manager che andrebbero rimossi.

Lo ha fatto ai microfoni di Radio Cusano Campus: «Ci sono tre dirigenti che non fanno bene il loro lavoro e non si capisce perché stanno ancora al loro posto», ha esordito Esposito. L’assessore rivela di avere un conto aperto con queste tre persone: «Hanno scritto su Facebook commenti insultanti nei miei confronti». Il primo a finire nel mirino è Pietro Spirito: «È un potentissimo dirigente - ha spiegato - Pare che sia part-time a 100mila euro l’anno, va in azienda un giorno a settimana, il resto dei giorni li passa a Bologna dove è presidente dell’Interporto». Spirito, come si legge sul sito Atac, fa parte della "Direzione Ing. e Coord. Internalizz. e Incorpor." e in effetti percepisce uno stipendio di 100mila euro, ma non viene specificato quanti giorni passi realmente in azienda. Esposito aggiunge anche che è proprio lui ad aver avviato un contenzioso sui social nei suoi confronti: «Si permette di pontificare su Fb sulla responsabilità della politica». L’assessore, poi, continua nell’elenco dei dirigenti da mandare a casa: «C’è un altro signore che si chiama Cera (Emilio, lavora nella Divisione Servizi per la mobilità, ndr). Dio ce ne scampi e liberi. È il responsabile della parte informatica e della bigliettazione. Mi ha definito Sbrodolo. Questo soprannome mi è stato dato da finte associazioni antimafia di Ostia (senza specificare quali siano queste associazioni, ndr)». Cera ha preso il posto di Alberto Scoppola, ex deus ex machina di tornelli e biglietti elettronici, sospeso per una lite su Twitter che avrebbe messo in cattiva luce l’azienda. Infine, Esposito indica il terzo dirigente: «È il responsabile delle relazioni industriali, indagato per la Parentopoli Atac, di cui non ricordo il nome (probabilmente si riferisce a Luca Masciola, rinviato a giudizio, ndr). Io non voglio che venga licenziato perché sono un garantista, ma magari messo in un altro posto. Sono signori che viaggiano su 200-220mila euro l’anno (per l’esattezza, Masciola 160mila e Cera 125.831mila, ndr). Invece di fare il loro lavoro si permettono di fare post su Fb contro l’assessore. Se si agitano tanto vuol dire che ho colpito nel segno».

La guerra è appena iniziata.

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