PESCARA Trattativa lunga ed accesa, andata avanti fino a tarda sera, quella tra Regione e sindacati sul nuovo contratto della Tua, la società unica del trasporto pubblico locale abruzzese, che ha inglobato Arpa, Gtm e Sangritana. Lo slancio ottimistico dell'azienda è stato inzialmente smentito dalle richieste dei sindacati, che hanno puntato i piedi su alcune questioni definite "cruciali". La fumata bianca tanto non c'è stata. Prima del confronto con la Regione - presente fra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza, Camillo D'Alessandro - i segretari dei sindacati di categoria, Franco Rolandi (Filt-Cgil), Alessandro Di Naccio (Fit-Cisl), Giuseppe Murrini (Uilt-Uil), Luciano Lizzi (Faisa-Cisal) e Giuseppe Lupo (Ugl Trasporti) si sono incontrati per fare il punto della situazione ed arrivare al tavolo compatti. Le posizioni delle parti sociali, infatti, ad eccezione di alcuni dettagli, sembrano concordi. Per i sindacati restano delle questioni "fondamentali" non ancora risolte. Una delle principali è quella relativa al management: per le organizzazioni non si possono chiedere sacrifici ai lavoratori, che pure sono disposti a farne viste le difficoltà, se poi il numero dei dirigenti e i compensi restano invariati. C'è poi il tema dei quadri aziendali, una cinquantina in tutta l'azienda unica. A detta delle sigle sindacali «bisogna eliminare tutti gli assegni ad personam definiti in precedenza dalle singole società per mansioni superiori ora non più espletate». Per quanto riguarda il personale amministrativo, azzerate le prestazioni straordinarie, secondo i sindacati e in particolare secondo la Filt, «c'è da fare dell'altro»: «Possono fare altre mansioni, come le verifiche sull'evasione tariffaria, a livelli elevatissimi. Il tutto», spiega Rolandi, «previa attività di formazione». Tra gli altri nodi da sciogliere ci sono il trattamento riservato ai dipendenti della ex Gtm di Pescara, la questione della mensa aziendale e quella dei permessi sindacali, per cui l'azienda ha proposto un pacchetto di 100 giorni. I lavoratori hanno dato mandato ai sindacati affinché si proceda con le trattative per risolvere tali questioni. In ogni caso, se il confronto va avanti tra Regione e organizzazioni sindacali, a dire l'ultima parola dovranno essere proprio i lavoratori con un referendum sul piano aziendale. Il prossimo impegno della Regione, nel frattempo, è la nomina del quinto membro del Cda di Tua. Intanto va avanti la gara per la fornitura di 30 nuovi mezzi dell'Arpa, acquistati con fondi pubblici.