L’azienda non ha ancora approvato il bilancio 2014: le banche bloccano il credito, niente proroga per il prestito di 163 milioni.
Atac resta senza il credito bancario. Gli istituti hanno congelato i finanziamenti in essere non essendo stato ancora approvato il bilancio 2014 (chiuso in rosso per 140 milioni). Ieri mattina presso il Comune, il vicesindaco Marco Causi con delega al bilancio affiancato da Stefano Esposito (assessore ai Trasporti) e da Maria Grazia Russo (direttore amministrativo dell’azienda di trasporti) avrebbe incontrato i rappresentanti di Bnl, Intesa Sanpaolo, Mps e Unicredit. Sono i quattro istituti esposti per 163 milioni con una linea di credito in scadenza proprio ieri che avrebbe dovuto essere rinnovata: una tranche del prestito è con ammortamento. C’era la disponibilità a prorogarne la durata se non ci fosse stato l’intoppo di un rendiconto annuale ancora senza sigillo formale da parte del socio.
RIUNIONE A VUOTO
In teoria il bilancio avrebbe potuto essere approvato già ieri. L’assemblea dei soci della municipalizzata (partecipata al 100% dal Campidoglio) però è andata deserta, tutto rinviato alla prossima settimana. La seduta chiave diventa quindi quella di martedì 27. Se, come si auspica, arriverà il via libera, le banche sono pronte a tornare a sedersi attorno al tavolo per un’altra proroga.
POCHE GARANZIE
Oltre all’ok da parte del socio, i creditori però chiedono anche garanzie sull’assetto di governance. Il consiglio, infatti, è in bilico. L’amministratore delegato Danilo Broggi è dimissionario da fine settembre, qualche settimana fa ha già lasciato l’azienda il dg Francesco Micheli e le banche vogliono dal Comune assicurazioni che sia garantita la continuità manageriale. Solo dopo aver ottenuto quest’altra certezza, apriranno il rubinetto del credito. In attesa che gli istituti proroghino il finanziamento, l’azienda della mobilità romana potrà beneficiare del finanziamento straordinario per il Giubileo e del corrispettivo mensile del Contratto di servizio: questi soldi serviranno per la manutenzione delle metropolitane.
DISMISSIONI FERME
Il finanziamento concesso ad Atac due anni fa era di 280 milioni. Lo scorso anno fu rinegoziato per 12 mesi con l’impegno a ridurne l’ammontare attraverso il ricavato del piano di dismissioni immobiliare. Piano fermo al palo perchè Roma Capitale ha preso una delibera per la cessione degli immobili (ex rimesse e garage) che necessitano sia modificata la destinazione d’uso per farli diventare commerciali. La delibera dovrà essere rivista e adattata allo scopo.
Ad occuparsene probabilmente sarà il nuovo management. In pole per occuparsi dei trasporti della Capitale resta Marco Rettighieri, attualmente direttore di Expo, che ha rifiutato il posto da amministratore delegato di Atac ma che due giorni fa, in una riunione riservata a Palazzo Chigi, ha assicurato di essere disponibile a gestire il delicato settore della Mobilità di Roma Capitale, fino alle elezioni comunali, con il ruolo di commissario.