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Data: 21/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Pensioni col fiato corto «Serve vera riforma». Boeri (Inps) critico sulla legge di Stabilità: «Basta con interventi parziali»

Metà degli assegni vitalizi sotto i mille euro. Trecentomila “travet” in meno

ROMA Interventi «selettivi e parziali» non bastano. Sulle pensioni serve invece una riforma organica. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, con queste parole, chiare e precise, boccia gli interventi previdenziali contenuti nella legge di Stabilità varata dal governo. L’allarme lanciato risuona ancora più forte perché arriva nel giorno in cui l’Istituto rende noto il bilancio sociale 2014, da cui emerge che quasi un pensionato su due in Italia prende meno di 1000 euro al mese e quasi 1 su 8 meno di 500. «Piccole riforme e aggiustamenti sulle pensioni ce ne sono già stati tanti», ha detto il numero uno dell’Inps, per il quale adesso, «in assenza di correttivi», gli interventi contenuti nella legge di Stabilità non saranno sufficienti e «daranno la spinta ad ulteriori misure parziali che sono, tra l’altro, molto costose. Speriamo - ha sottolineato Boeri - che il 2016 sia finalmente l’anno di un intervento decisivo, organico e strutturale. Avremmo voluto che il 2015 fosse l’anno dell’ultima riforma delle pensioni, purtroppo non sarà così». Intanto la stretta sui pensionamenti decisa con la legge Fornero nel 2011 si sta facendo sentire sui nuovi assegni. Boom pensioni anzianità. 109mila nei primi 9 mesi del 2015. Dopo il calo registrato negli ultimi anni legato all’incremento dei requisiti, sono quasi raddoppiate le pensioni anticipate nel fondo lavoratori dipendenti passando da 39.204 nei primi 9 mesi del 2014 a 73.408 nello stesso periodo del 2015 (+87%). Sempre nei primi 9 mesi del 2015 sono state liquidate 23.502 pensioni a parasubordinati con un importo medio di 159 euro al mese. Secondo il monitoraggio sui flussi pensionistici Inps, nei primi nove mesi del 2014 le pensioni liquidate ai parasubordinati sono state 22.620 e 157 euro è stato l’importo medio. Per gli assegni erogati per vecchiaia nei primi 9 mesi del 2015 l’importo medio è di 162 euro, mentre l’assegno medio di invalidità ammonta a 338 euro e a 91 euro quello ai superstiti. Assegni sempre più bassi. Il 42,5% dei pensionati italiani (6,5 milioni di persone) ha un reddito da pensione inferiore ai mille euro. E 1,88 milioni di pensionati (12,1%) hanno assegni inferiori ai 500 euro. Nelle classi di importo più basse sono concentrate le donne. Dei 15,5 milioni di pensionati, 724mila hanno un reddito medio mensile di oltre 4.300 euro. Il reddito medio più basso è dei pensionati residenti al sud: 1.151 euro; al nord si sale a 1.396 euro, mentre al centro si arriva a 1.418 euro. Dipendenti pubblici sotto 3 milioni, dal 2011 sono 300mila in meno. Dal bilancio sociale Inps emerge anche che i dipendenti pubblici a tempo indeterminato sono scesi sotto quota 3 milioni. Nel 2014 i “travet” erano 2.953.000 con un calo del 2,8% (circa 90mila unità) sul 2013. Rispetto al 2011, quando erano 3,23 milioni i dipendenti pubblici, grazie al blocco del turn over, sono diminuiti di quasi 300mila unità. Disavanzo Inps 2014 scende a 7 miliardi. Nel 2014 l’Inps ha accumulato un disavanzo complessivo di 7 miliardi, con un miglioramento di quasi due miliardi rispetto a quello del 2013 (-8,7 miliardi). Cala spesa per ammortizzatori sociali: -4,2%. Nel 2014 l’ammontare è stato di 22,6 miliardi, dei quali 14,4 per prestazioni e circa 8,2 di contributi figurativi, con una contrazione rispetto al 2013 di 998 milioni di euro, pari al 4,2%. Il flusso di lavoratori in cassa integrazione è stato di 1,2 milioni con un calo del 21,3% sul 2013. Compresi i contributi figurativi, per la cig si sono spesi 6,1 miliardi (-8,8%), per le indennità di disoccupazione 13,1 miliardi e per la mobilità 3,4 miliardi (+2,7%). Il bilancio sociale dell’Inps evidenzia che la spesa complessiva è finanziata per il 40,5% dai contributi a carico di imprese e lavoratori e per il 59,5% dagli oneri a carico dello Stato. Al netto dei contributi figurativi, la spesa è risultata pari a 14,407 miliardi, con una diminuzione dello 0,7% rispetto al 2013.

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