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Data: 21/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Palazzo Chigi dà il via all’uscita dal commissariamento. Paolucci e D’Alfonso da De Vincenti.

A Roma per definire con il Governo la procedura di uscita dal commissariamento della sanità. La Regione Abruzzo vede vicina la meta, quella che dopo sei anni di amministrazione controllata potrebbe restituire alla politica le scelte sulla programmazione del settore sanitario, devastato nel recente passato dalle inchieste giudiziarie, la gestione allegra della spesa, il peso dell'indebitamento.
11 DICEMBRE Dall'incontro di ieri a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, escono rinfrancati il governatore Luciano D'Alfonso e l'assessore Silvio Paolucci che invita a fissare sul calendario una data importante: 11 dicembre, quando la Regione Abruzzo sarà chiamata all'ultima verifica al Tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanità: «Intanto -spiega l'assessore- questo incontro di Palazzo Chigi è stato importante per definire le procedure di uscita dal commissariamento, ormai vicino dopo che il Governo ha preso atto del raggiungimento degli obiettivi, come il superamento della soglia dei 160 punti per i Lea (livelli essenziali di assistenza)». Un altro punto chiarito ieri con De Vincenti è che si uscirà dal commissariamento così come si è entrati: cioè con una deliberazione della Presidenza del Consiglio. «Con i Ministeri competenti -continua Paolucci- stiamo costruendo assieme una programmazione di due tipi: una triennale, riferita al periodo 2016-2018 e una da definire entro l'anno attraverso un paio di adempimenti, come la definizione della rete di emergenza-urgenza e i 187milioni utilizzati nel bilancio regionale da restituire al Sistema sanitario nazionale». Poi c'è la questione più importante sul tappeto, che ha riaperto lo scontro politico con le opposizioni: «Tutto questo -dice ancora l'assessore- verrà accompagnato da una nuova architettura del nostro sistema sanitario, come l’Asl unica, anche questa sottoposta alla valutazione del Ministero».
ANTICIPAZIONI L'assessore invita a non trascurare anche un altro aspetto che accompagnerà l'uscita dal commissariamento: «Per la prima volta ci sarà un piano sanitario che prevede investimenti per 70-80 milioni, e non solo tagli. Soldi destinati al territorio». E anticipa i suoi piani con qualche esempio concreto: «Penso, ad esempio, alla riqualificazione della rete del 118 e dell'elisoccorso che è già partita. All'innalzamento di alcuni livelli standard dei presidi pubblici, al progetto che consentirà di indirizzare il cittadino, attraverso il telefono, verso le strutture più appropriate. O alla integrazione del servizio di guardia medica con la medicina generale e le case della salute. Penso, ancora, alla promozione dei livelli di integrazione territoriali per favorire i contatti tra il paziente e la famiglia. Alla formazione, agli investimenti sulla rete». Altro punto trattato a Palazzo Chigi, la stesura di una norma che definisca in modo chiaro sia l'uscita dal commissariamento che gli obiettivi di salute.

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