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Data: 21/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fiumicino, la terza pista ora decolla. Montezemolo: in questo modo saremo più competitivi e migliorerà la puntualità dei voli

Da suk caotico, cresciuto tra emergenze, superfetazioni e sovrapposizioni architettoniche e logistiche, ad aeroporto modello, tarato sulle esigenze del mercato, ridisegnato completamente secondo un piano, almeno nelle intenzioni, coerente e unitario. Per mettere la parola fine agli interventi disorganici degli anni passati e avviare una fase nuova, dopo i disagi, tanto per usare un eufemismo, di questa estate, con il devastante rogo del Terminal 3 (i lavori sono ancora bloccati dalla magistratura) e i black aut ripetuti. E’ ambizioso il progetto messo a punto da Adr, sotto la regia del numero uno di Atlantia Giovanni Castellucci, presentato ieri al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, di fronte al presidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo e a quello dell’Eneac, Vito Riggio. Un piano che mira a cambiare pelle allo scalo, trasformandolo «da problema ad opportunità», da simbolo dell’improvvisazione a vetrina del «made in Italy» che funziona. In una «epopea di redenzione» non facile, visto e considerato che l’ammodernamento avverrà «ricostruendo lo scalo su se stesso». Castellucci, che del piano è il garante, assicura di volerci «metterci la faccia, perché è troppo importante per il Paese e per Roma raggiungere questo traguardo». Ieri, tra l’altro, è stato annunciato il completamento a tempo di record del rifacimento della pista 3. «Si è trattato di un intervento ad elevata complessità, costato 72 milioni di euro e realizzato in-house con Pavimental», ha spiegato proprio l’ad. «Con la riapertura della terza pista - ha aggiunto Luca di Montezemolo - Alitalia tornerà da subito a quei livelli eccellenti di puntualità che hanno caratterizzato le operazioni della compagnia negli ultimi anni, stabilmente al di sopra dell'85% e al top della classifica dei vettori più puntuali d'Europa». Per Delrio, il successo di Fiumicino «è una sfida da vincere per tutto il Paese».
I PROGETTINel prossimo anno verranno poi realizzati il nuovo molo F, quello che dovrebbe essere dedicato tutto all’Alitalia e l’avancorpo del Terminal 3 (locali commerciali, negozi), che consentiranno un incremento record di capacità che passerà da 35 a 57 milioni di passeggeri. Entro il 2020 sarà invece realizzata la quarta pista, indispensabile per lo sviluppo, perché lo scalo, come noto, è al massimo della capacità. La spesa complessiva sarà di circa 500 milioni di euro. Sempre entro questa data sarà costruito il nuovo molo A che costerà, insieme allo molo F, 2 miliardi. Poi, se il traffico sarà quello previsto, cioè in espansione, ci sarà lo sviluppo modulare di Fiumicino Nord. Tutto, ha spiegato Castellucci, «avverrà per gradi, senza strappi, seguendo la richiesta del mercato». «Perché ricostruiamo sull’esistente». Soddisfatto il ministro Delrio: i «700 milioni di investimenti di Adr tra il 2015 ed il 2016 sono una scommessa importantissima che farà recuperare allo scalo la sua accoglienza e la capacità di smistamento dei passeggeri, dotandolo, tra l'altro, di terminal nuovi. Si vedrà quindi nei prossimi mesi l'attuazione di questa azione così fondamentale che abbiamo accelerato». Ritardi, è bene ricordarlo, dovuti sostanzialmente al congelamento delle tariffe aeroportuali, sbloccate solo recentemente con il nuovo contratto di programma.

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