AVEZZANO Arrivano tardi al lavoro e a scuola a causa dei “portoghesi” sull’autobus di linea. È questa la singolare protesta dei pendolari che dalla Vallelonga e dalla zona del Fucino arrivano ogni giorno ad Avezzano. Alla base delle proteste ci sono i continui ritardi provocati, però, non dalle solite questioni legate al personale, alla carenza di mezzi o ai bus sovraffollati. Stavolta il problema riguarda il tempo necessario ai controllori e agli autisti per le verifiche a bordo di persone senza biglietto. Infatti negli ultimi tempi, sulla linea che parte da Villavallelonga, passando per Trasacco e Luco, si verificano spesso discussioni scatenate da persone pronte a tutto pur di viaggiare gratis. Ciò innesca inevitabili ritardi , poiché a chi non paga viene chiesto inutilmente di scendere. «È una situazione ingiustificabile», spiegano alcune collaboratrici scolastiche della “Don Bosco”. «Arriviamo a scuola in ritardo, dobbiamo così recuperare le ore per poi tornare a casa in orari inaccettabili. In qualche occasione il personale Arpa è stato anche minacciato da chi, in particolare stranieri, pretende di viaggiare gratis».