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Pescara, 23/11/2024
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Data: 23/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Sos Atac: «Servono 150 milioni» Scontro sui crediti dalla Regione. L’ad dimissionario Broggi: «Occorrono subito risorse per assicurare il servizio». La Pisana: nessun debito, già erogato oltre un miliardo nei trasporti di Roma.

Uno stanziamento straordinario di 148 milioni e 800mila euro destinati a «interventi urgenti, indispensabili e irrinviabili» per mantenere i mezzi Atac «in condizione di sicurezza ed evitare l’interruzione del servizio». Atac lancia un Sos a Comune e Regione. Prima della conferenza stampa di ieri, convocata dall’amministratore delegato Danilo Broggi, dagli uffici di via Prenestina era partita una relazione datata 23 settembre 2015 che chiedeva al Campidoglio un corposo investimento sulla manutenzione nel settore bus e metro-ferro. Quasi 150 milioni in un piano triennale (2015-2017) per intervenire sulle infrastrutture della metro (37,6 milioni, di cui 6 entro il 2015), altri 67,8 milioni da spendere per la manutenzione del materiale rotabile delle linee A e B e per le ruote dei treni (12,8 milioni nel 2015) e ancora 43,4 milioni da destinare a tram e bus.
Un appello rimasto inascoltato e che ieri ha convinto l’ad dimissionario Broggi a trasformarlo in un messaggio pubblico. «Servono investimenti non più rimandabili per almeno 150 milioni - ha detto in un’affollata conferenza stampa nel quartier generale di Atac - pena l'impossibilità di erogare in continuità il servizio». Di soldi potrebbero servirne anche di più: «Una lettera di Roma Metropolitane stima a 500 milioni gli interventi necessari». Anche il sindaco Marino, poco prima, aveva detto che «servono circa 250 milioni di euro». E infatti la municipalizzata, in un’altra lettera di gennaio, parlava di 226 milioni complessivi da investire da qui al 2019 (i 148,8 da spendere fino al 2017 più altri 77 nel biennio successivo).
GUERRA DI NUMERIMa dal sesto piano di via Prenestina, ieri Broggi ha sferrato soprattutto un duro attacco alla politica: «Hanno scaricato i trasporti di Roma. Atac ha crediti nei confronti della Regione per 680 milioni, legati ad oneri del contratto nazionale di lavoro. Ci sono 7 contenziosi aperti. Con il Campidoglio invece abbiamo crediti del 1996».
E qui si è aperto un fronte polemico con la Pisana. Che ha subito fornito una versione molto diversa rispetto a quella del manager dimissionario. «Dal 2013, anno dell'insediamento della giunta Zingaretti, sono stati saldati 1,2 miliardi per i trasporti della Capitale di cui 485 milioni ad Atac e 703 milioni al Comune, comprensivi degli oneri del Contratto di servizio». La Regione ha spiegato che «da oltre 10 anni esistono contenziosi con l’Atac, per questo, in varie occasioni, si è precisato che tali risorse non sono ascrivibili a bilancio come crediti esigibili. Tra l'altro, la Regione alcuni mesi fa ha vinto un analogo contenzioso con Roma Tpl».
Broggi però ha chiesto a Comune e Pisana di mettersi intorno a un tavolo per risolvere l’impasse. «Serve una conferenza dei servizi anche col Governo». Il manager, che lascerà dopo l’approvazione del bilancio martedì prossimo, ha anche difeso il suo lavoro in questi 2 anni. «Quando sono arrivato l'obiettivo era evitare il fallimento, non c’erano soldi per la benzina con 450 milioni di debiti verso i fornitori e 356 con le banche». Oggi, secondo il dirigente, «siamo fuori pericolo» dato che i conti «sono in ordine, con una previsione di -93 milioni nel 2015 e di pareggio nel 2016». E sugli affidamenti diretti nel mirino dell’Anticorruzione: «In valori economici, l’80% è fatto con gara aperta».
LEGGE DI STABILITÀ Su Atac ieri è intervenuto anche l’assessore uscente alla Mobilità, Stefano Esposito. Destinatario di una frecciatina da parte di Broggi («Parlare male di Atac ormai è come sparare sulla Croce rossa»), il senatore Pd ha proposto al governo di commissariare i trasporti di Roma e di affidare il ruolo al direttore di Expo, Marco Rettighieri: «Renzi sta cercando di recuperare più risorse possibili nella legge di stabilità - ha detto Esposito - Avremo certezze quando il premier rientrerà dal viaggio in Sud America».
L’ACCERTAMENTO I bilanci di Atac intanto entrano nel mirino dell’Oref, l’Organismo di Revisione economico finanziaria del Comune. Che proprio ieri ha chiesto ai vertici della municipalizzata tutti gli atti collegati ai «valori di bilancio», quindi «i contenuti della eventuale adozione della proposta di deliberazione e di tutti gli atti collegati, compresi i documenti a corredo».

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