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Pescara, 23/11/2024
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Data: 23/10/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Metro B nel caos la Capitale va in tilt blocco di protesta a Monti Tiburtini. L’ennesimo stop alle 7 per un guasto a Cavour. Treni evacuati L’azienda: un sabotaggio. Esposito: serve subito un commissario. Roma-Lido, esplode la rabbia: aggressione ad una bigliettaia.

Sono da poco trascorse le sette del mattino. La gente è in strada. Si affretta per andare a lavoro, per accompagnare i figli a scuola. C'è chi riesce per un soffio a salire su uno di quei tanti vagoni accidentati della metropolitana. Una costante a Roma. Una vergogna nel resto del mondo. Pare che la giornata possa iniziare e invece la voce metallica che esce dagli altoparlanti dà il buongiorno all'ennesimo caos destinato a stravolgere, questa volta, il transito sulla linea B della metro. Per due ore il servizio si blocca, alla stazione Cavour a causa un'infiltrazione, dovuta forse alla pioggia o a una manomissione provocata da terzi come ipotizzerà poi l'Atac, la linea aerea di alimentazione va in tilt.
I treni vengono evacuati mentre i tecnici lentamente provvedono al ripristino della linea che resterà attiva solo nelle tratte San Paolo-Laurentino e Monti Tiburtini-Jonio. In strada arrivano le navette sostitutive che però non bastano. Perché a quell'ora Roma è già sveglia da un pezzo e i cittadini che devono recarsi a lavoro sono migliaia. Scoppia il caos, di nuovo. E questa volta l'esasperazione non si controlla. Proprio i pendolari, a centinaia, decidono di occupare via dei Monti Tiburtini, all'altezza dell'ingresso della metro, bloccando il traffico per più di trenta minuti. Le autoambulanze schizzano dall'uscita dell'ospedale Sandro Pertini perché in quella calca che si è generata c'è anche qualcuno che si sente male e sviene.
Ma non è solo il quadrante di Roma Est ad andare nel caos, le ripercussioni investiranno inevitabilmente anche la stazione Termini, quella di Tiburtina, con file e code interminabili. E' questo l'ennesimo canovaccio di una storia folle che i romani conoscono a menadito, ma che non sopportano più. Il servizio tornerà regolare solo alle 9.30, dopo più di due ore dall'interruzione. Ci vorrà molto più tempo per placare, invece, la rabbia dei cittadini che, come un fiume in piena, andrà avanti per tutta la giornata soprattutto sui social network.

L’IRA DEI PASSEGGERI «E' l'ennesima riprova di come in questa città non funzioni nulla, queste stazioni sono luride, fanno schifo», tuona Giovanna Matteocci, 46 anni, proprio sui binari alla stazione Monti Tiburtini. Alle undici i treni sono ormai regolari, ma il vociare dei pendolari in attesa ha un unico tema: l'ennesimo disservizio della metropolitana. «Paghiamo sempre e solo noi - aggiunge Vincenzo R. magazziniere in una farmacia all'Aventino - ho dovuto chiamare in negozio e avvisare del ritardo e oggi i titolari si sono pure arrabbiati». Gliela leggi in faccia l'indignazione, perché «noi poveri cristi - continua Rosaria Caruso, impiegata - siamo costretti a viaggiare su mezzi inqualificabili, insicuri, luridi, e dobbiamo anche scontare le inadempienze di un'azienda e di un'amministrazione che non fa nulla». Lei come molti altri ha dovuto prendersi un giorno di ferie o di malattia che nessuno rimborserà.

L'AZIENDA E mentre il Campidoglio optava per l'apertura dei varchi della Ztl per ovviare quanto più possibile ai disagi e l'assessore dimissionario ai Trasporti di Roma Capitale, Stefano Esposito, cinguettava: «Serve URGENTEMENTE commissario straordinario (un nome su tutti è quello di Marco Rettighieri) trasporti #Roma #sempreNellOraDiPunta», l'azienda del trasporto pubblico si accingeva a dare il via a una conferenza stampa in cui sciolinare i dettagli del lavoro fatto finora. «Le copiose infiltrazioni piovose in quella stazione - ha spiegato il dimissionario Ad, Danilo Broggi - erano state già segnalate con due lettere inviate all'amministrazione comunale, una un anno fa, l'altra di recente». Mani avanti come a dire "non c'entriamo nulla con quanto accaduto" e infatti «siamo stati vittime - ha concluso Broggi - e non artefici di questa situazione». L'Atac ha fatto sapere che procederà alle vie legali per chiedere i danni alle ditte di manutenzione se dovesse emergere una loro responsabilità diretta. Intanto il Codacons ha lanciato un appello in favore dei cittadini: un mese gratuito di abbonamento ai trasporti pubblici della Capitale.

Roma-Lido, esplode la rabbia: aggressione ad una bigliettaia.

Tensione alle stelle ieri mattina alla stazione di Casal Bernocchi della linea Roma-Lido. L'ennesimo ritardo che ha mandato completamente in tilt la tratta che collega Ostia con la capitale ha provocato le ire dei pendolari. Si sono vissuti momenti di paura in biglietteria, quando un utente pretendendo il rimborso del biglietto ha aggredito verbalmente una operatrice dell'Atac. A lui si sono affiancati tanti altri che hanno alzato la voce contro l'addetta. L'assessore dimissionario ai trasporti del Comune di Roma, Stefano Esposito, tramite twitter, ha invitato tutti alla calma e ha parlato di «soliti teppisti».
A scatenare la furia ribelle è stata l'ennesima corsa saltata in un orario di punta, erano circa le otto di mattina, quando centinaia di pendolari usufruiscono del trenino per recarsi in centro a lavorare. La donna è stata avvicinata da un passeggero che le ha inveito contro. Nessuno scontro fisico, solo qualche urlo di troppo che indirizzato in modo diretto alla dipendente le ha fatto prendere un gran spavento, tanto da accusare un malore fisico. L'operatrice è stata soccorsa da un'ambulanza ed è stata trasportata all'ospedale Grassi di Ostia. Per lei, nulla di grave.
Un gesto, molto probabilmente, frutto dell'esasperazione dei viaggiatori costretti dalla scorsa estate a subire i tanti disservizi che il trasporto pubblico romano offre quotidianamente. Anche ieri è stata una giornata da bollino nero con i ritardi che hanno paralizzato anche la Roma-Lido. Mentre sulle banchine infuriava la protesta, dagli altoparlanti continuavano ad annunciare ritardi su ritardi.

I RITARDI I social sono diventati la piazza virtuale dove i rassegnati utenti si sono sfogati. «E' assurdo - scrive sul suo profilo facebook Massimiliano - tra mezzi di trasporto inesistenti e traffico in strada, arrivare puntuale in ufficio è un'impresa». «Un'attesa da delirio - ribatte Nicola, un altro passeggero - i vagoni sono sovraffollati».
Intanto, sul web si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà nei confronti della donna, vittima dell'aggressione. «Consiglio da oggi in poi agli operatori Atac - suggerisce Monica- di fare video dell'utenza che va oltre le righe e di postarli sul sito, proprio come fanno i viaggiatori, che fotografano sempre». E tra i passeggeri, però, c'è chi inizia a temere per la propria incolumità. «Ci sono troppe aggressioni ultimamente - scrive Antonietta- non si può fare finta di niente, io comincio ad avere paura a prendere i mezzi pubblici».
I PRECEDENTI Non è la prima volta che episodi del genere si registrano a bordo della Roma-Lido. Soltanto tre mesi fa, i pendolari in rivolta diedero vita a una violenta sassaiola contro la cabina guida al cui interno c'era un macchinista. Dal primo luglio non c'è mai stata nessuna tregua e insulti e toni aspri sono all'ordine del giorno nelle fermate che vanno dal capolinea di Cristoforo Colombo a quello di Porta San Paolo.

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