NAPOLI Centinaia di dirigenti e funzionari dell’Inps sono al centro di un’indagine della procura di Nocera Inferiore (Salerno) sull’erogazione di premi di produttività nel biennio 2012-2013. I carabinieri hanno eseguito a Roma perquisizioni presso la direzione generale dell’Inps e in tutti i capoluoghi di Regione. L’Inps, in una nota, ha assicurato la «piena collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine», mentre il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone ha detto di ritenere che si tratti di uno «spaccato inquietante dello stato della Pubblica amministrazione». Secondo l’ipotesi investigativa, gli incentivi di produttività sarebbero stati concessi sulla base di ispezioni «gonfiate»: nel database dell’Istituto sarebbero stati inseriti dati falsi, maggiorati rispetto a quelli reali, relativamente ai risultati delle ispezioni effettuate nelle aziende e ai rapporti di lavoro annullati. In questo modo sarebbero stati alterati i risultati delle «performance», cioè i parametri degli obiettivi indicati dalla direzione generale per la corresponsione degli incentivi. Solo per gli anni 2012 e 2013 le somme erogate ammontano a oltre 400 milioni di euro. Dirigenti locali e centrali dell’Inps che hanno omesso i controlli sui dati immessi nel sistema informatico - secondo la Procura - sono i maggiori beneficiari delle somme ottenute illecitamente. Falso ideologico e truffa aggravata le ipotesi di reato. Al vaglio le posizioni di diverse centinaia di dipendenti. Quello sui premi di produttività è un nuovo filone investigativo della maxi inchiesta denominata “Mastrolindo” che finora ha portato all’esecuzione di 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e professionisti e al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di oltre 137 milioni di euro relativamente alla costituzione di diverse aziende inesistenti, in particolare in provincia di Salerno. Si tratta di migliaia di rapporti di lavoro fittizi per conseguire indebite erogazioni previdenziali e assistenziali dall’Inps, come indennità di disoccupazione, maternità e malattia. Secondo la procura di Nocera Inferiore c’era un’evidente discrasia tra il numero di rapporti di lavoro annullati a seguito della verifica in azienda e quelli inseriti nella banca dati centrale dell’ente. In Campania - per esempio - sono stati acquisiti a campione - 835 verbali ispettivi su un totale di 2.517. Il numero dei rapporti di lavoro annullati inseriti nel sistema telematico è risultato superiore a quello indicato nel verbale. Altre irregolarità dalla verifica relativa alle pratiche di domande di disoccupazione prese in esame: il 50% di esse erano prive dei documenti indispensabili ai fini della liquidazione. Ma sono state regolarmente liquidate.