ORTONA Grande entusiasmo da parte della politica, regionale e cittadina, per l'avvio dei lavori di dragaggio del porto di Ortona che porteranno i fondali a quota -10. Martedì scadrà il termine di presentazione delle domande di partecipazione al bando europeo per l'affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori di dragaggio. Un'occasione unica, quella del dragaggio, che garantirà l'aumento dei traffici commerciali del porto a tutto vantaggio anche dell'economia regionale.
OCCUPAZIONE
Il segretario ortonese del Pd e consigliere comunale, Alessandro Scarlatto, prospetta un grande futuro per lo scalo, una volta finiti i lavori: «Il porto sarà una grande infrastruttura di importanza strategica per l'Abruzzo, moltiplicherà il volume di movimentazione delle merci e, oltre a dare risposta alle nostre imprese già presenti, sarà attrattivo di nuove realtà imprenditoriali e di grandi investimenti in grado di rispondere al notevole bisogno di occupazione del territorio».
Il porto di Ortona è al centro anche dell'interesse economico nazionale, destinato com'è ad avere l'autorità portuale con il porto di Civitavecchia, che gestirebbe lo scalo, grazie al lavoro di Pasqualino Monti alla guida dell'autorità portuale dello scalo laziale e presidente di Assoporti, l'associazione dei porti italiani. Da tempo si parla di un asse Ortona- Civitavecchia per catturare il traffico commerciale che si muove dalla Turchia verso la Spagna. Tutto ciò che oggi parte dalla Turchia passa attraverso Brindisi, con l'asse con Civitavecchia invece passerebbe da Ortona, accorciando di molto le distanze. Le merci arriverebbero ad Ortona via mare e di lì arriverebbero su gomma a Civitavecchia in circa tre ore di autostrada, con A14, A25 e A12. Prima di tutto questo però, lo ha detto anche lo stesso Monti, c'è da dragare per portare i fondali a profondità competitive.
«NIENTE PIU’ SCUSE»
Il consigliere regionale con delega ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, ha annunciato che la programmazione regionale propone lo scalo ortonese tra le priorità infrastrutturali da sviluppare nel Masterplan nazionale che sarà presentato al Governo Renzi per lo sviluppo delle regioni meridionali. «Sul piano europeo -aggiunge D'Alessandro- si attende invece, dopo l'approvazione in commissione, il definitivo via libera del consiglio per allargare il programma della mobilità europea e inserire il Corridoio adriatico da Ancona a Bari, così il porto diventerà un hub di collegamento commerciale tra est ed ovest. Niente più scuse per i grandi imprenditori come Grimaldi, De Cecco e Amadori per non scegliere il porto di Ortona». Tra le altre novità il nuovo piano regolatore portuale in fase di approvazione prevede spazi destinati ad essere terminal container, che costituiscono il futuro della movimentazione delle merci.
TEMPI E CIFRE
Ma ora il primo passo è il dragaggio. Questo nel dettaglio l'iter del bando: la gara, in prima seduta pubblica, avrà luogo alle ore 10 di venerdì 30 ottobre. L'importo dei lavori messi a gara è di 7 milioni e 541mila euro, di cui 7 milioni e 235mila di lavori a base d'asta, 138mila di oneri per la sicurezza e 167,mila e rotti di progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento sicurezza in fase di progettazione. Il tempo massimo di esecuzione per i lavori previsti è di treceento giorni naturali e continui, ovvero comprendenti anche i festivi. Le ditte partecipanti dovranno presentare anche il progetto definitivo sulla scorta del progetto preliminare stilato dal comune. La ditta vincitrice dovrà stilare poi anche il progetto esecutivo. Un autunno caldo per il futuro della città il cui sviluppo, con il settore industriale falciato dalla crisi, passa necessariamente dallo scalo.