Iscriviti OnLine
 

Pescara, 23/11/2024
Visitatore n. 740.933



Data: 25/10/2015
Testata giornalistica: Il Tempo
Lite Atac-Fs sulla torta dei biglietti. Le stime indicano ricavi di 300 milioni che potrebbero salire a 500

Il braccio di ferro è sulla torta del Giubileo. Altro che i "bruscolini" dei 49,5 milioni di crediti vantati da Trenitalia nei confronti di Atac. Parliamo della spartizione di oltre 300 milioni di euro da ricavi tariffari, che nell’Anno Santo si stima possano salire addirittura a 500 milioni. È questa la partita che sta alla base della minaccia del Gruppo Fs di uscire dal sistema Metrebus, ipotesi che metterebbe i cittadini romani nella condizione surreale di dover acquistare abbonamenti diversi a seconda che vogliano usufruire di bus, metro o treni regionali. Oggi Atac gestisce in maniera esclusiva la vendita dei titoli di viaggio e la ripartizione dei ricavi. Alla fine dell’anno, l’azienda capitolina trattiene un aggio del 4% sull’incasso totale, e poi spartisce il restante 96% fra se stessa (circa il 65%), Trenitalia e Cotral. Su questa base, gli uffici di via Prenestina detengono anche le chiavi d’accesso segrete della bigliettazione elettronica. Il problema è che senza questi codici riservati, Trenitalia e Cotral pare non siano in grado di fornire ai propri controllori macchinari adeguati per leggere gli abbonamenti: basta girare con una tessera vecchia o, peggio, farlocca, per viaggiare gratis su tutte e otto le ferrovie regionali. In vista dell’Anno Santo, una nuova bagarre. Nelle scorse settimane, l’assessore capitolino alla Mobilità, Stefano Esposito, ha cercato di accelerare sul progetto del Giubileo Pass, miniabbonamento turistico destinato ai pellegrini. Un progetto di cui doveva essere però capofila Trenitalia, ritenuta più affidabile rispetto ad Atac, in virtù delle inchieste in atto da parte di Corte dei Conti, Procura e Anticorruzione. Nonostante le lettere del senatore torinese, datate 25 e 29 settembre, però, la municipalizzata si è sempre rifiutata di fornire le chiavi di accesso, senza le quali Fs non può stampare i pass. Condizione che complica l’attuazione del progetto. Venerdi è arrivata la rottura definitiva. L’ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, ha scritto una dura lettera annunciando l’uscita dall’accordo Metrebus. La motivazione ufficiale sta nel credito, circa 50 milioni, che Trenitalia vanta con Atac e nelle difficoltà economiche della municipalizzata, che le impediscono di liquidare i creditori. Esposito è furibondo con i vertici Atac e annuncia che porterà anche questa documentazione in Procura, mentre i comitati dei pendolari sui social minacciano mobilitazioni. L’azienda ufficialmente non risponde, ma alcuni dirigenti confessano che «privare oggi l’azienda delle liquidità derivanti dai ricavi tariffari significa affossarla definitivamente». Se Esposito ci sta mettendo la faccia, spettatore silente è invece la Regione Lazio. Contattato, l’assessore alla Mobilità, Michele Civita, preferisce non commentare, nonostante la situazione gli stia palesemente sfuggendo di mano. L’ex assessore capitolino e consigliere regionale di Forza Italia, Ncd, vuole portarlo allo scoperto: «Chiederò una commissione Mobilità urgente. Vogliamo sapere qual è il piano della Regione».

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it