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Pescara, 23/11/2024
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25/10/2015
Il Centro
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Rischio stangata Iva nel 2017-2018. Sterilizzate nel 2016, le clausole di salvaguardia valgono ancora 35 miliardi. Canone Rai, si paga in un’unica rata |
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ROMA Entro martedì la legge di Stabilità dovrebbe approdare in Parlamento. Per adesso è ancora all’esame del Quirinale. Alla fine nella manovra non compare la parola “ticket”. Ciò significa che non viene in alcun modo previsto un aumento dei ticket, al quale però le Regioni potranno far ricorso qualora non riuscissero a sanare i propri deficit sanitari. Solo alle Regioni in disavanzo sanitario è stata data infatti la possibilità di aumentare le addizionali. Per le altre, per evitare stangate indirette, la legge impone di non incrementare in alcun modo le imposte. Resta confermato l’addio alla Tasi sulla prima casa ma la tassa rimarrà sulle abitazioni di lusso. Quindi alle ville e ai castelli si applicherà un’aliquota dello 0,4 per cento con detrazioni fino a 200 euro. Rimane la possibilità per i Comuni di applicare sulle seconde case la “super-Tasi”, l’addizionale dello 0,8 per mille prevista inizialmente solo per il 2014 e 2015. Confermato anche il canone Rai in bolletta, che sarà però pagato in un’unica soluzione, e non più a rate, nella prima bolletta bimestrale della luce del 2016. Il costo diminuisce di oltre 13 euro, passando da 113 a 100 euro, e dovrà essere pagato insieme alla fattura elettrica. Si verserà una sola volta, cioè solo nelle abitazioni in cui si è residenti e non sulle seconde o terze case. Sarà legato esclusivamente al possesso della tv e non di pc, tablet o smartphone. Viene prorogato l’ecobonus così come il bonus mobili, esteso alle coppie - anche di fatto - sotto i 35 anni. Mentre le spese per il rinnovo dei beni strumentali d’azienda potranno godere di una deduzione al 140%. Novità anche per il settore del welfare. È prevista la proroga di opzione donna, l’avvio della settima salvaguardia degli esodati, l’innalzamento dal 2017 della no tax area per i pensionati e la possibilità per gli over 63 anni di optare per il “part time” negli ultimi anni lavorativi. Al piano contro la povertà sono destinati 600 milioni nel 2016 e un miliardo nel 2017. Il testo della manovra conferma la soglia del contante a 3.000 euro. Il limite per i pagamenti sale da 1.000 a 3.000 euro anche per gli affitti. Poi c’è il capitolo della spending review. La revisione della spesa ammonta a poche centinaia di milioni di euro annuncia il sottosegretario Baretta. Per il resto si parla di 3,1 miliardi di tagli lineari ai ministeri, 2 miliardi in meno per il fondo sanitario, 800 milioni in meno nel Fondo di riduzione della pressione fiscale, 100 milioni in meno per i Caf. Sulle clausole di salvaguardia per il 2016 gli aumenti di Iva e accise vengono totalmente sterilizzati, tuttavia dal 2017 l’aliquota tornerà ad aumentare. L’Iva al 10% crescerà di 3 punti mentre quella al 22% passerà al 24%. Dal primo gennaio 2018 scatterà inoltre un ulteriore incremento, con il passaggio dal 24 al 25 per cento. Il risultato sono 15,1 miliardi di Iva in più nel 2017 e 19,5 miliardi di aggravio tra Iva e accise sia nel 2018 che nel 2019.
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