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Pescara, 23/11/2024
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Data: 25/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Suona la campana per i furbetti del cartellino di Mauro Tedeschini

C’è una catena di supermercati che da tempo si pubblicizza con uno slogan riuscito, tipo “Il piacere di fare la spesa”. Verrebbe da dire che il piacere era doppio per i dipendenti pubblici che la Guardia di finanza sta pizzicando, un po’ in tutt’Italia, proprio mentre camminano tra gli scaffali dopo avere timbrato il cartellino dell’ufficio. Le immagini del blitz al comune di Sanremo, dove c’era addirittura chi si segnava in straordinario mentre faceva tranquillamente canottaggio davanti al lungomare più frequentato, hanno impressionato un po’ tutti. Ma non è passato poi molto tempo da quando le Fiamme gialle hanno bussato qui vicino, ovvero alla porta del distretto sanitario Asl di Pratola Peligna, dove pure c’era il vizietto di squagliarsela dall’ufficio per trascorrere qualche ora al bar in compagnia degli amici, piuttosto che all’inevitabile supermarket. Quel che colpisce di tutte queste vicende è lo stupore di chi viene colto sul fatto, che reagisce con l’aria di dire: «Vabbé, ma che c’è di strano? Così fan tutti...». A Sanremo si sapeva da tempo che le timbrature galeotte con il cartellino marcatempo del comune erano nel mirino della Finanza, eppure la maggior parte dei dipendenti ha continuato con il solito tran tran, arrivando al ridicolo di un vigile che strisciava il suo badge in mutande, per poi fare immediatamente rientro a casa senza la fatica di doversi svestire. Dobbiamo dunque rassegnarci all’ineluttabile destino di un paese che non cambierà mai, in cui il senso del dovere è una sorta di fai-da-te in cui ognuno decide come e quanto lavorare? Io non lo credo e ho anzi l’impressione che proprio il ripetersi di questi blitz dimostrino che le cose stanno cambiando. Comportamenti che fino a qualche anno fa erano considerati come vere e proprie furbate, da invidiare ammiccando, adesso vengono vituperati con la riprovazione riservata a chi non capisce quant’è importante avere un posto di lavoro nell’anno di grazia 2015. L’impressione, poi. è che gran parte di queste operazioni contro i “furbetti del cartellino” nascano da soffiate che vengono dall’interno di questi uffici o da ambienti comunque molto vicini. Segno che il fronte dell’assenteismo non è più così compatto e che c’è chi dice no. Naturalmente le moderne tecniche di investigazione fanno il resto: per i finanzieri è sufficiente piazzare qualche telecamerina nascosta negli uffici, in particolare là dove si timbra, per poi gustarsi lo spettacolo da fornire al magistrato per le misure di rito. Sia chiaro: queste cose succedono anche nel privato, non sono certo un’esclusiva degli uffici pubblici. Ma quando si parla di soldi pubblici, di tutti, se permettete ci girano le scatole. Adesso tutti sono avvisati e sanno che d’ora in avanti non si scherza più, gli alibi (e le balle) stanno a zero. Buona domenica a tutti.

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