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Data: 26/10/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Treni da spostare, addio inquinamento». Il sindaco di Sulmona Ranalli anticipa le mosse di Trenitalia e rassicura i residenti alle prese con smog e rumori

SULMONA Dopo anni di polemiche e sollecitazioni cadute nel vuoto sta per arrivare la soluzione per i residenti di viale Stazione che combattono con lo smog e il rumore dei treni accesi per ore sotto le loro finestre. Trenitalia, sollecitata dal sindaco Peppino Ranalli, si è detta disponibile a risolvere l’annoso problema. «Ho ricevuto l’impegno a spostare i treni in preriscaldamento nella parte centrale della stazione» interviene il sindaco «ciò avverrà nella prima fase, mentre poi, appena termineranno alcuni lavori in corso nell’officina, saranno dirottati in una zona totalmente distante dalle case. Voglio rassicurare i residenti e sarà nostra premura sollecitare una risoluzione definitiva nel più breve tempo». Nei giorni scorsi sono tornati a protestare i residenti di viale della Stazione, che abitano nei palazzi dei ferrovieri, alle spalle del negozio di elettronica, e che per ironia della sorte si mobilitano proprio contro le Ferrovie. «Siamo vittime di inquinamento sia atmosferico che acustico tutti i santi giorni» ricordano Giovanni, Antonio, Marco e Rita «i treni diesel vengono accesi di fronte alle nostre abitazioni e lasciati in moto per ore, a partire dalle 3 di notte. Situazione che si ripete durante tutta la giornata, fino alle 23. Non possiamo mai tenere le finestre aperte perché altrimenti ci intossicheremmo». In più circostanze erano stati segnalati i rischi legati all’intossicazione per via di mezzi obsoleti e a nafta, accesi un paio di ore prima di prendere servizio, addirittura quattro o cinque alla volta, dalle 3 di notte per tutta la giornata. «Diciamo da anni che nella struttura della stazione ci sono altre aree dove questi treni potrebbero sostare, anche in moto» aggiungono i residenti «ma nessuno fa nulla e noi continuiamo a subire questo doppio inquinamento. Tale grave situazione era stata sottoposta più volte al sindaco, ma nulla era cambiato. Abbiamo chiesto interventi a tutela della salute e nel rispetto del nostro essere cittadini come gli altri. Ora siamo contenti delle rassicurazioni arrivate, ma aspettiamo che vengano messe in pratica».

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