CHIETI – “Per parlare dei costi del management di Tua, l’azienda unica di trasporti della Regione Abruzzo che ha inglobato Arpa, Gtm e Sangritana, ci vogliono i numeri”. Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo Molise apre cosi’ l’argomento dei costi del management di Tua, tanto discusso in questi giorni.
“Da persona che rappresenta i manager non posso esimermi dal fare alcune considerazioni. Parlare di costi in maniera concreta cioe’ responsabile significa intanto inserirli in un contesto che abbia una logica organizzativa determinata. Non si puo’ parare di costi prescindendo dal contesto organizzativo ne’ dalla Missione (e utilizzo l’italiano in maniera voluta) efficientistica da portare avanti. Parliamo di numeri. I dirigenti di una azienda di dimensioni pari a TUA rappresentano solitamente 1,5/2% della forza lavorativa. Questo vale se consideriamo il panorama italiano. Se volessimo spingerci all’estero e considerare i paesi piu’ industrializzati la percentuale salirebbe fino al 4 o al 6%. I numeri in TUA sono molto distanti dalle percentuali riportate sopra infatti su oltre 1.500 dipendenti dovrebbero avere piu’ di 20 figure manageriali e, nell’azienda abruzzese, sono meno della meta'”.
“A questo particolare aggiungo anche che, in aziende come TUA dovrebbero essere previsti due livelli di dirigenza: una apicale – spiega Corneli – e un’altra piu’ specialistica di secondo livello, figure assolutamente necessarie per il raggiungimento di obiettivi che l’azienda abruzzese potrebbe raggiungere nel medio periodo. In Tua, questa distinzione di professionalita’ non e’ stata ancora avvertita. Parliamo ancora di numeri in un capitolo spinoso: le retribuzioni dei cosiddetti dirigenti apicali. Da un confronto con la media nazionale, le retribuzioni sono assolutamente sotto la media. I numeri sono questi e sono facilmente verificabili. La Tua potra’ raggiungere alti numeri purche’ si inizi a pensare ad essa come ad un’ unica organizzazione senza fratture verticali inutili e, soprattutto, mettendo da parte gli attacchi alle figure dirigenziali che allo stato attuale, sono assolutamente anacronistici”.