PESCARA Bus che viaggiano superando il limite di velocità consentito, conducenti che parlano al cellulare mentre guidano, pneumatici consumati, tempi di guida e di riposo non rispettati. Sono queste le irregolarità più frequenti che la polizia stradale di Pescara riscontra durante i controlli a cui sottopone gli autobus. Controlli di routine, che avvengono sia sulle tratte urbane che su quelle extraurbane, nel territorio provinciale di Pescara, e anche in autostrada. La sintesi di questa attività è tutta nelle infrazioni accertate sui pullman, che tra il primo gennaio e il 30 settembre sono state 56 e sono legate a quanto registrato dagli uomini della Polstrada, diretti da Silvia Conti. I controlli sono avvenuti e avvengono regolarmente sia nelle zone di sosta dei bus, quando i mezzi sono fermi e si preparano alla partenza (come il terminal del bus della stazione o la zona del casello autostradale di Città Sant’Angelo), sia durante la corsa. La reazione non è sempre positiva da parte degli utenti, che sono costretti ad attendere che gli accertamenti della polizia si concludano. Spesso e volentieri gli uomini della stradale registrano le lamentele dei viaggiatori il cui unico interesse è quello di arrivare a destinazione in orario e preferirebbero non perdere tempo per questioni del genere. Per evitare rimostranze degli utenti accade che, dopo un primo stop, il viaggio prosegua regolarmente con uno dei poliziotti a bordo, se vanno contestate delle irregolarità, mentre l’altro componente della pattuglia segue il bus con l’auto di servizio della polizia fino alla fine dell’accertamento. Le 56 infrazioni sono state riscontrate indifferentemente sulla viabilità cosiddetta ordinaria, cioè sulle strade di Pescara e provincia percorse dalle linee urbane ed extraurbane (per un totale di 35 violazioni), e in autostrada (dove le inosservanze registrate sono state 21). Alla base delle sanzioni ci sono state trasgressioni di vario genere, dalla velocità eccessiva alla guida con il telefonino passando per i tempi di lavoro e di riposo non rispettati e per i pneumatici non a norma perché consumati. Il dato, osserva la Conti, «non è allarmante ma è indicativo del fatto che non tutti si adeguano» agli obblighi da rispettare se si è alla guida di un pullman. Oltre a questi controlli, che sono sistematici e avvengono sia di giorno che di notte, la Polstrada esegue anche delle attività straordinarie, nell’ambito delle campagne promosse a livello europeo e mirate a perseguire di volta in volta violazioni ben precise. Nell’ambito di queste iniziative i bus fermati sono stati 97, che si aggiungono a quelli a cui è stato imposto lo stop dalle pattuglie nell’ambito dell’attività di routine. L’attenzione degli agenti non si sofferma solo su pullman e conducente ma anche sui viaggiatori, specie quando caricano nel portabagagli pacchi che possono sembrare sospetti (come le bici, che potrebbero essere rubate) e tra i mezzi fermati non mancano i pullman p