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Pescara, 19/10/2024
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Data: 03/11/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Manovra, la rivolta delle Regioni. Chiamparino: «I tagli mettono in crisi la sanità». Renzi le convoca e avverte: «Ora ci divertiamo»

ROMA È scontro aperto tra Regioni e governo sulla manovra finanziaria. L’interlocuzione sulla legge di Stabilità è stata scarsa, con il risultato che oggi, quando il testo è ormai in Parlamento, i tagli apportati «mettono a rischio la sopravvivenza stessa delle Regioni» e la gestione del sistema sanitario. L’attacco del presidente dimissionario della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino, è diretto. Al primo punto della lista dei pericoli all’orizzonte, spiega, c’è la sanità. Serve un miliardo di euro in più di quanto stabilito, ribadisce: «Questa è la cifra che fin dall’inizio abbiamo indicato al governo e su questo non possiamo cambiare idea». In ballo c’è la possibilità di non poter acquistare tutti i farmaci salvavita necessari, con il rischio «di dover dire no» a qualche paziente. Inoltre, denuncia Chiamparino, i due terzi dei tagli riguardano proprio le Regioni. Le sue parole arrivano a Palazzo Chigi nel tardo pomeriggio. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi sarebbe orientato a convocare i governatori per mercoledì: «Adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio», avrebbe detto ai suoi collaboratori più stretti. Le preoccupazioni espresse da Chiamparino trovano sponda anche nel dossier dei tecnici del Senato, secondo cui «sarebbe utile una valutazione del governo in merito alla effettiva praticabilità» dei 17 miliardi di tagli in tre anni a carico delle Regioni. Anche «l’ulteriore» taglio del Fondo sanitario nazionale per il 2016 «potrebbe creare tensioni lungo tale linea di finanziamento». Sul versante dei Comuni, i tecnici segnalano che l’aumento della dotazione del fondo di solidarietà in sostituzione del gettito Tasi per le prime case, e di quello Imu per i terreni agricoli, «limita la possibilità di manovra» dei sindaci. Sono richiesti poi chiarimenti sulla verifica dell’entità del gettito atteso dall’introduzione del canone Rai in bolletta elettrica così come dati aggiornati in tema di evasione/adempimento e morosità con riferimento sia al pagamento del canone sia a quello delle utenze elettriche. Infine sulla tracciabilità dei pagamenti e il limite all’uso del contante si registrano molteplici interventi «nel breve periodo» che puntano «in direzioni talvolta contrapposte». Le prime audizioni sulla manovra al Senato hanno registrato anche il giudizio negativo della Cgil: per il segretario, Susanna Camusso, questa legge di Stabilità «favorisce chi ha di più e crea difficoltà alle persone che hanno necessità».

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