«L'ho detto l'estate scorsa e lo confermo: erano 46, ma ora sono di più, già 60 gli imprenditori pronti a metter mano a un progetto turistico sostenibile per far fermare l'estate prossima il Frecciabianca allo scalo di Vasto - San Salvo». Luciano De Nardellis, presidente della Dmc "Costiera dei Trabocchi", guarda in faccia la realtà e non si lascia trascinare sul fondo della polemica che scuote l'intero comprensorio vastese: il Frecciarossa farà scalo dal 13 dicembre prossimo a Termoli, mentre la stazione abruzzese, al momento sempre più relegata all'amaro ruolo di cattedrale nel deserto, i super treni li vedrà soltanto passare. Lui e i suoi al convoglio di punta delle Ferrovie Italiane non ci pensano nemmeno, ma al suo parente stretto, il Frecciabianca, quello sì: l'estate 2016 potrà essere la volta buona. Per ora non si sbottona il gestore del parco acquatico Aqualand del Vasto, ma lascia intendere che, di novità, ce ne saranno a breve. Non appena il progetto dell'associazione di operatori turistici da lui diretta sarà nero su bianco, vagliato punto per punto e approvato dalle parti contraenti. Dove la controparte principale si chiama Trenitalia. L'idea, agli operatori turistici del Vastese, gliel'ha data il governatore abruzzese, D'Alfonso, quando la Regione, nel luglio scorso, portò a casa un risultato positivo, ma parziale: la sosta del Frecciabianca a Giulianova.