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Pescara, 23/11/2024
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Data: 07/11/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alfonso, il mio piano per la Marsica: in testa ospedale e ferrovia. L’appassionato discorso sulla città dell’ospite Gianni Letta che poi difende il sindaco: «Le tante croci di Di Pangrazio».

C’è stata la Marsica (una tantum) al centro dell’attenzione di uno dei più importanti summit che si siano tenuti sulle vicende politiche ed economiche di questo territorio con tutti i sindaci schierati e con D’Alfonso, gli assessori regionali e, ospite d’onore, l’ex sottosegretario di stato, Gianni Letta. Ieri mattina, dunque, ad Avezzano a Palazzo Torlonia, la Giunta tematica della Regione Abruzzo su "Progetto Marsica". All’incontro anche il consigliere Lorenzo Berardinetti, sindaci e politici di varia estrazione. E’ stato aperto proprio da Giuseppe Di Pangrazio: «L’appuntamento odierno è il segnale della grande attenzione che la Giunta regionale e il Consiglio sono tornati a porre sulle problematiche di un territorio vasto e importante come quello marsicano». Ha parlato poi il sindaco di Avezzano ribadendo la recuperata centralità della città da lui stesso amministrata e ringraziando Letta per la sua partecipazione.
Ma prima dell’aspetto politico-economico che è stato poi alla base della delibera esecutiva finale, il quadro generale della situazione è stato tracciato da Gianni Letta il quale ha mostrato di conoscere la sua Avezzano a menadito: i giardini dell’Arssa, piazza Torlonia, e quanto fosse «ex lacu ortu (risorto dal prosciugamento del lago)». Ma Letta si è sbilanciato in due considerazioni politiche importanti: meno male che c’é il presidente Di Pangrazio che sopperisce al fatto che la Marsica non abbia un assessore in Giunta. E poi ancora: povero sindaco di Avezzano che in questi giorni porta la croce nota anche ad altri sindaci finiti nel mirino e che si adoperano comunque per la loro città. Letta ha voluto accennare alle microaccuse lanciate al Primo cittadino dall’opposizione, o ai continui accenni alle indagini riguardanti l’uso dell’auto provinciale? Fatto sta che, insomma, per uno che vive a Roma conoscere così bene le vicende locali, così minuziosamente negli aspetti esistenziali, paesaggistici politici l’intervento è parso visceralmente passionale. Letta ha accennato al fatto che fu corrispondente di Avezzano con un riferimento a chi oggi svolge questo lavoro.
TRASPORTI
E poi D’Alfonso: i punti deliberativi del Progetto Marsica partono (mai espressione fu più consona) dalla ferrovia. «Abbiamo contribuito economicamente alla costruzione della complanari di Roma - ha detto - abbiamo il diritto di contrattare con le Ferrovie la nuova Pescara Roma che faccia attraversare l’Italia in tre ore e 10 minuti. Integrando il trasporto con i collegamenti su gomma». Poi ha promesso soldi per l’alluvione recente con specifico riferimento a Capistrello, Canistro Civitella e Luco. Ha poi declamato uno stanziamento di 16 miloini per la banda larga, e 84 milioni per l’ospedale civile puntando sul fatto che questo non è un ospedaletto ma serve un bacino anche extrabruzzese. E il Centro smistamento merci? «Lo idoneizzeremo, è vero ma poi dovrà funzionare e per far questo occorre metterci dentro i privati». Come dire insomma, non sarà una cattedrale tra le montagne.

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