L'AQUILA Fare debiti per pagare debiti: la proposta di variazione di bilancio che arriverà verosimilmente martedì prossimo in consiglio regionale è di quelle difficili da capire, per complessità tecnica e per coerenza logica. La Regione, infatti, si appresta ad autorizzare l'accensione di un mutuo da 100 milioni di euro con durata trentennale per coprire parte del debito da 530 milioni (accumulato dalle gestioni precedenti) che deve essere restituito nei prossimi sette anni. La variazione prevede per il momento la copertura per i prossimi due anni, con rate di mutuo da oltre 6 milioni l'anno, 4,5 dei quali solo per il pagamento degli interessi bancari. «Una follia -tuona il consigliere pentastellato Domenico Pettinari- , un'operazione insensata, un indebitamento che non possiamo permetterci. L'ultima operazione di questo tipo risale alla Giunta Del Turco e la stiamo ancora pagando. Soprattutto un’operazione illegittima che, se verrà approvata, sarà da me sottoposta alla Corte dei Conti, perché, sentito anche il dirigente in commissione, è stato ribadito che i nuovi mutui si possono accendere solo se si è approvati i rendiconti dei due anni precedenti, e la Regione Abruzzo è ferma al 2012».
PASSAGGIO TECNICO
Per l'assessore al Bilancio Silvio Paolucci, si tratta in realtà di un passaggio tecnico necessario, dopo «che per anni sono stati distratti fondi dalle spese ordinarie a quelle per investimenti. La Giunta Chiodi in pratica copriva sulla carta la spesa per investimenti con mutui che poi non accendeva, facendo così ricadere il peso sulla cassa e le spese correnti. Questa variazione serve per rimettersi in regola e soprattutto per alleggerire il peso del rientro dal debito, che, visti i tagli governativi, già così non sappiamo come affrontare».
SPALMARE
La situazione dei conti resta infatti critica, nonostante ieri da Roma sia arrivato, con il decreto salva-Regioni, il placet per spalmare su trent’anni i soldi utilizzati dalle Regioni per pagare la spesa corrente ed erogati invece per pagare i debiti con i fornitori (per l'Abruzzo circa 170 milioni di euro che, però, non rientrano nei 530 citati).
«Invece di pagare interessi folli e indebitarci ulteriormente per i prossimi trent’anni -riprende Pettinari- la Regione eviti di spendere soldi per leggi non necessarie e non inderogabili, come quella che ci apprestiamo a discutere per la lotta agli sprechi alimentari. E' una scelta politica pesante quella che si appresta a fare il centrosinistra, ferme restando le illegittimità procedurali già dette». Su quest'ultimo punto, però, Paolucci chiarisce che non si tratta dell'accensione di un nuovo mutuo, ma del rinnovo di quelli già previsti dalla Giunta Chiodi. «Non è vero -conclude Pettinari- il titolo della legge di variazione parla chiaramente di autorizzare l'assunzione di mutui».