Iscriviti OnLine
 

Pescara, 23/11/2024
Visitatore n. 740.933



Data: 08/11/2015
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
Forza Italia divisa pure sui bus: Pagano, ''Basta, parlo di sanità''

PESCARA - “Basta, non voglio dare attenzione a polemiche sterili e prive di interesse. Voglio parlare di quello che interessa i cittadini, di riforma della sanità in primis, non degli autobus per Bologna!”.

Esprime fastidio ed esasperazione Nazario Pagano, coordinatore regionale di Forza Italia, parlando con AbruzzoWeb a seguito dell’ennesimo scontro esploso all’interno di un partito lacerato dal dissidio tra lo stesso Pagano da una parte e la corrente ex Alleanza nazionale dall’altra.

Motivo del contendere, questa volta, la partecipazione anche del partito abruzzese alla manifestazione dalla Lega Nord per l'8 di novembre in piazza maggiore a Bologna, al seguito del presidente Silvio Berlusconi.

Poche ore fa è arrivato il dietrofront da Roma: Berlusconi ci sarà solo come ospite di una manifestazione di un partito con cui intrattenere un dialogo. Dunque basso profilo, e niente autobus, supporter e bandiere a riempire la piazza, come si ipotizzava alla vigilia.

Chi vorrà andare tra i forzisti, insomma, potrà farlo con mezzi propri e a titolo personale e non in modo organizzato nel contesto di una manifestazione di partito.

Pagano ha disdetto pertanto il noleggio di quattro autobus ma, questo l’oggetto dello scontro, con una lettera aveva chiesto un contributo economico a militanti e partecipanti, proprio per coprire il costo della trasferta.

Ricevendo per tutta risposta dagli ex An un no al vetriolo. Il parlamentare Fabrizio Di Stefano, leader della fronda, e i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri, Mauro Febbo ed Emilio Iampieri via email hanno ricordato che Pagano “si fa sentire solo quando c’è a chiedere soldi” dimenticandosi però di convocare “un coordinamento regionale da 2 anni a questa parte”, di non coinvolgere il partito alle riunioni inerenti le prossime amministrative, in particolare quelle in provincia di Chieti.

La fronda interna si stava dunque preparando a organizzarsi per contro proprio anche con autobus, per la trasferta a Bologna. In chiaro segno di sfida e dissenso nei confronti di Pagano.

“Che cosa volete che risponda - si limita a commentare ora Pagano - se volevano venire con loro autobus per me non ci sarebbe stato problema, anzi, meglio, si sarebbe moltiplicata la presenza a Bologna. Ma davvero non ho più voglia di entrare nel merito, non voglio più fare il gioco di una piccola parte che gioca allo sfascio”.

E Pagano annuncia pertanto di non voler più dire d’ora in avanti una sillaba sui motivi dello scontro interno al partito, più volte ricordati da questo giornale: la richiesta negata del congresso regionale, l’elezione del coordinatore regionale, non più calato dall’alto e da Roma come nel caso di Pagano. La nomina dei coordinatori provinciali non condivisa secondo gli ex An con Roma.

“Mi spiace - dice Pagano - non una parola, lavoro per l’unità e incremento dell’azione politica del partito. E a chi invece lavora per la divisione, invito piuttosto a dare il suo contributo fattivo agli incontri che sto organizzando coinvolgendo esperti e tutte le forze politiche del centrodestra per contrastare con proposte alternative un piano di riordino sanitario che per l’Abruzzo significherà solo disagi per i territori, chiusura di molti pronto soccorso, smantellamento di ospedali, e ridimensionamento della sanità pubblica a favore di quella privata, altro che autobus per Bologna...”.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it