L’appuntamento con le elezioni non è importante solo perché si tiene ben oltre la naturale scadenza triennale, ma in quanto si colloca in una fase della storia aziendale particolarmente complessa.
Dal 24 al 27 novembre prossimi circa 60 mila lavoratori del Gruppo Fs, dipendenti dalle società Rfi, Trenitalia, Italferr, Ferservizi, Fs, Sistemi Urbani e Italcertifer, torneranno – a ben 11 anni dalle precedenti votazioni – a scegliere i propri rappresentanti delle Rsu e per gli Rls. Un appuntamento importante, in vista del quale la Filt Cgil ha organizzato due assemblee con i propri candidati alle elezioni. La prima – per le regioni del Centro e del Sud – tenutasi ieri al Centro Congressi Frentani di Roma con la partecipazione del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, con l’intervento di Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, e le relazioni di Alessandro Rocchi e Franco Nasso, rispettivamente componente della segreteria e segretario generale della Filt.
La seconda assemblea, quella per le regioni del Nord, si svolgerà oggi a Milano, presso la Camera del lavoro, alla presenza di Fabrizio Solari, segretario confederale Cgil, e della segretaria generale della Cgil Lombardia Elena Lattuada, e – come a Roma – con le relazioni di Alessandro Rocchi e Franco Nasso. La scelta dei candidati e delle candidate, fanno sapere in casa Filt, è ricaduta su coloro “che esprimono l’equilibrio tra esperienza e ricambio generazionale, coniugando le necessità specifiche del segmento lavorativo che rappresentano e una visione solidaristica e unitaria della complessità del lavoro in Fs e nell’insieme del trasporto ferroviario”.
L’appuntamento con le prossime elezioni delle Rsu e degli Rls non è importante solo perché si tiene ben oltre la naturale scadenza triennale, ma in quanto si colloca in una fase della storia del gruppo e, conseguentemente, della storia del lavoro nelle Fs, particolarmente complessa e con una prospettiva incerta. Sulle modalità di privatizzazione dell’attuale gruppo integrato si registrano pericolosi tentennamenti da parte del governo, con posizionamenti diversi tra i ministeri interessati. La Filt, pur mantenendo le proprie pesanti riserve sulle ragioni stesse della privatizzazione, ha da tempo espresso il suo deciso sostegno all’ipotesi di mantenere comunque unitario l’assetto societario.
Ma in questa fase sono incerte anche le prospettive del lavoro, per le contraddizioni strategiche aziendali di questo ultimo anno nella divisione Cargo di Trenitalia, che ha subito l’azzeramento del trasferimento dallo Stato dei quasi 120 milioni di euro l’anno per il cosiddetto servizio universale di trasporto merci, e nella divisione Passeggeri regionale, per la mancata corrispondenza tra le positive decisioni aziendali per gli investimenti e un fattivo confronto sindacale, nazionale e locale, sulle necessità riorganizzative produttive di equipaggi e del settore manutenzione e commerciale, in particolare nel settore vendita.
Nel merito delle elezioni, le modalità e il funzionamento delle Rsu recepiscono e attuano gli accordi interconfederali del 2014 in tema di rappresentanza sindacale. In totale, saranno eletti 1.295 componenti le Rsu e 473 Rls, con un rapporto complessivo di eleggibilità, eletti-aventi diritto, che per questi ultimi è più basso di quello delle elezioni del 2004, come richiesto con decisione dal sindacato per rafforzarne e qualificarne maggiormente ruolo e attività. La Filt in questi mesi si è fortemente impegnata affinché il rinnovo di Rsu e Rls nel Gruppo Fs rappresenti, di qui al voto, una straordinaria occasione di dibattito tra i lavoratori interessati alle prospettive dell’azienda e del lavoro e, dopo il voto, affinché gli eletti possano esercitare appieno, con competenza, responsabilità e autonomia, i loro fondamentali ruoli di rappresentanza.