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Pescara, 23/11/2024
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Data: 10/11/2015
Testata giornalistica: Il Centro
L’allarme della Fiom «A rischio 700 posti nel metalmeccanico». Da domani una serie di scioperi nelle principali fabbriche per chiedere alle istituzioni interventi a sostegno del settore

TERAMO Raddoppia il numero degli iscritti dell'Adiconsum Teramo, l’associazione sorta a tutela dei cittadini e dei consumatori in difficoltà. «Nel corso dell’ultimo anno abbiamo registrato un notevole incremento di adesioni e di sottoscrizione delle tessere, a dimostrazione del fatto che gli utenti premiano sempre la serietà, la competenza e la professionalità», ha affermato il presidente, Giuseppe Iodice. «Ci sono sedi che riescono ad intercettare più agevolmente i consumatori e sedi che presentano maggiori difficoltà, ma sono sicuro che in futuro questa discrepanza di risultati verrà superata e tutte le sedi provinciali raggiungeranno standard di adesioni lusinghieri e ottimali». Tra quelle che hanno registrato un notevole aumento del numero di sottoscrizioni, ci sono Teramo, Montorio e Bisenti. Inoltre, nel corso della riunione sono stati definiti i dettagli della riorganizzazione, in virtù della quale l’associazione d'ora in poi indirizzerà i consumatori nella sede Cisl territorialmente competente, in base alla residenza o alla sede lavorativa del consumatore.(c.d.g.)TERAMO L’industria metalmeccanica sta attraversando un periodo di profonda crisi in provincia di Teramo. E questo allarma la Fiom Cgil che ha organizzato un pacchetto di scioperi in tutta la provincia per richiamare l’attenzione su un settore in cui sono a rischio molti posti di lavoro, circa 700. «La segreteria Fiom Cgil di Teramo, su mandato del comitato direttivo provinciale Fiom riunito con urgenza il 6 novembre, proclama lo stato di agitazione generale di tutto il settore metalmeccanico della provincia di Teramo come risposta alle ristrutturazioni in atto ed al rischio di chiusura o delocalizzazione di numerose aziende con pregiudizio nei prossimi mesi di circa 700 posti di lavoro», si legge infatti in un documento ufficiale del segretario provinciale Giampiero Dozzi. L’ondata di scioperi inizerà domanialla metallurgica Abruzzese, alla Betafence Italia e alla Mivv, proseguirà giovedì alla Datalogic Automation, venerdì alla Oslv Italia, alla Ponzio Sud e alla Bentel security. Probabilmente si aggiungeranno anche altre aziende nel corso delle prossime ore. «La drammatica situazione del settore metalmeccanico, che si contraddistingue per la contemporanea esplosione di numerose vertenze (Veco, Cmp, Officine Maccaferri), la necessità di consolidamento della situazione dell'Atr di Colonnella, il rischio di delocalizzazione di aziende dell'indotto automotive, impone al nostro giudizio l'apertura di una vertenza territoriale e l'intervento immediato con strumenti eccezionali da parte delle istituzioni», si legge nel comunicato, «la contemporaneità delle crisi e la rapida evoluzione dei processi può a nostro avviso produrre effetti di deterioramento irreversibile sul sistema industriale metalmeccanico.Sarà nostra cura elaborare un documento che sarà posto all'attenzione delle istituzioni sulle principali criticità in atto. Il comitato direttivo Fiom CgiL di Teramo, pertanto proclama lo stato agitazione generale di tutto il settore metalmeccanico con un'ora di sciopero. Il calendario delle iniziative di astensione dal lavoro si articolerà nel corso della settimana corrente con comunicazioni delle iniziative da parte delle Rsu ». La Fiom si riserva ulteriori iniziative sulla base degli sviluppi delle vertenze in corso: non è escluso, infatti, che si arrivi a una manifestazione provinciale dei metalmeccanici. D’altronde i fronti aperti – basti pensare all’annunciata chiusura della Maccaferri di Castilenti con la perdita di 42 posti e alle difficoltà dal punto di vista burocratico-ambientale che sta attraversando la Veco di Martinsicuro che dà lavoro a 80 operai – sono diversi e destano molta preoccupazione.

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