PESCARA Giovani rapinatori in azione in pieno centro. Che prendono di mira ragazzini indifesi per portagli via quel poco che hanno e agiscono anche in zone affollate, come l'area di risulta della stazione, dove partono e arrivano i pullman diretti sia nell’area urbana che fuori città. L'ultimo colpo, dopo quelli che hanno creato parecchio allarme durante l'estate, e per i quali sono stati arrestati i presunti responsabili, è avvenuto venerdì pomeriggio. Due dei giovani accusati di essere gli autori sono stati subito acciuffati dalla polizia. Si tratta di Mohamed Chahid, 19 anni, e Driss Elamri, di venti, entrambi marocchini. I due hanno puntato tre ragazzini, cioè un quindicenne e due amiche in attesa del bus che li avrebbe portati a casa. I marocchini hanno prima cominciato a infastidire una delle ragazze, poi hanno rivolto la loro attenzione all’adolescente, come ha riferito egli stesso in un secondo momento alla polizia. Lo hanno minacciato e lui, per evitare guai, è salito in fretta e furia sull’autobus, nella speranza di riuscire a liberarsi dei due. Ma quel rifugio non è stato sufficiente a far desistere la coppia che non si è arresa e ha seguito la vittima sul pullman, senza timore di agire di fronte a terze persone che avrebbero potuto intervenire o, comunque, avrebbero contribuito a ricostruire i fatti. Con loro c’era anche un terzo giovane e il gruppetto si è mostrato aggressivo, deciso a non mollare la presa, di fronte al quindicenne: hanno afferrato il ragazzino che ormai avevano puntato e gli hanno strappato dalle mani il cellulare, cominciando a strattonarlo e minacciarlo, per poi allontanarsi con il magro bottino appena racimolato. La vittima si è rivolta alla polizia, segnalando l'episodio alla centrale operativa. Gli uomini della squadra volante, diretti da Dante Cosentino, hanno avviato le ricerche nella zona basandosi sulle descrizioni fornite dal ragazzino. Due dei tre rapinatori, Chahid e Elamri, sono stati intercettati a poca distanza dall’area di risulta, bloccati e condotti in questura, e si continua a cercare il terzo. Per i due è scattato l'arresto per rapina aggravata in concorso e sono finiti entrambi in carcere. Episodi simili sono avvenuti nel corso dell’estate, quando alcuni ragazzini sono stati rapinati di pochi spiccioli e dei cellulari da giovani violenti e senza scrupoli, che poi sono stati individuati dalle forze dell’ordine. Solo qualche giorno fa, un 14enne è stato avvicinato da uno poco più grande di lui che lo ha aggredito perché pretendeva che gli consegnasse il motorino e poi è fuggito. Storie di ordinaria violenza.